mercoledì 30 aprile 2008

Serie A 35a Giornata: Video Highlights

I giochi per lo scudetto sono ormai fatti da una settimana, nonostante tutto la Roma è obbligata a vincere per evitare di perdere il secondo posto che significa qualificazione diretta alla prossima Champions League, e i giallorossi non hanno problemi ad annientare il Torino, sotto di quattro gol già alla mezzora del primo tempo e su cui la Roma non ha voluto infierire. L’Inter supera un Cagliari volenteroso per 2-1, la rete del provvisorio 2-0 è di Materazzi, che dedica il suo primo centro in questo campionato a sua madre. La Juve demolisce una Lazio ormai da tempo con la testa al ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter che, in caso di passaggio del turno, significherebbe Coppa Uefa per i biancocelesti. Se i primi tre posti paiono già assegnati, la lotta per il quarto posto, complice il gol segnato al 93’ da Gastaldello alla Fiorentina che ha regalato il pari alla sua Samp, è sempre più avvincente, visto che il Milan è andato a Livorno a strapazzare gli amaranto ultimi in classifica con tre gol di Inzaghi, all’ottava marcatura nelle ultime quattro partite. Da segnalare poi la caparbietà dell’Udinese, vincente per 2-1 contro il Catania di Zenga, che continua a sognare un miracolo che potrebbe portarla al quarto posto. In basso si fa disperata la situazione del Parma, presentatosi a Reggio Calabria con nove indisponibili e sconfitto per 2-1 da una Reggina in cui Ciccio Cozza si erge ad assoluto protagonista del match, segnando entrambe le reti di giornata. Torna a sperare l’Empoli, che batte 1-0 un Genoa ormai disinteressato al campionato con una rete di Abate e si porta al terzultimo posto a braccetto con la Reggina, a 33 punti. Un punto più in alto un derelitto Toro rischia seriamente di venire risucchiato nelle ultime tre posizioni della graduatoria, ma anche Catania e Cagliari, a quota 35, non possono dormire sonni tranquilli.

Ecco gli Highligts di Sky di tutte le partite:

Fiorentina-Sampdoria 2-2 Download Video Gol (18′ s.t. Maggio, 33′ s.t. Vieri, 39′ s.t. rig. Mutu, 48′ s.t. Gastaldello)

Nel match clou del 35esimo turno arriva un pareggio che non serve a nessuno: la Samp in caso di vittoria si sarebbe portata a meno uno dalla Fiorentina, la quale, in caso di successo contro i blucerchiati, si sarebbe portata a più sette su di loro, mantenendo invariato il distacco dal Milan. Con questo 1-1 la distanza tra le due squadre resta invariata, ma il Milan rosicchia due punti ad entrambe.
La partita la fa la Fiorentina, che tiene per larghi tratti del match il pallino del gioco tra le proprie mani. Al 18esimo della ripresa però la Samp si porta, a sorpresa, in vantaggio: Cassano serve Maggio, che batte Frey senza esitazioni. La Fiorentina allora è costretta a rimboccarsi le maniche, e in sette minuti, dal 78esimo all’84esimo, si portano addirittura in vantaggio con le reti di Vieri e Mutu. La Samp però è obbligata a crederci, e all’ultima azione riacciuffa il pareggio con Gastaldello, alla prima marcatura stagionale.

Roma-Torino 4-1 Download Video Gol (18′ p.t. rig. Pizarro, 20′ p.t. Vucinic, 26′ p.t. e 32′ p.t. Mancini; 5′ s.t. Ventola)

La Roma asfalta un Torino in caduta libera e conserva i cinque punti di vantaggio che ha sulla Juventus, che le fa un favore rifilandone cinque alla Lazio. I giallorossi partono subito forte, e al 15’ Mexes si vede annullare la rete dell’1-0, che arriva però tre minuti più tardi, quando Pizarro trasforma il rigore concesso per fallo di Dellafiore (ammonito nell’occasione) su Perrotta. Il 2-0 arriva in contropiede con Vucinic, così come il quarto, di Mancini. In mezzo un’altra rete del brasiliano, stavolta di testa e non in contropiede. Nella ripresa De Biasi cambia le carte in tavola, e il Toro si ravviva, ma oltre al gol del definitivo 4-1 di Ventola non arriva molto altro. Il Toro, all’ottava sconfitta di fila, inizia a temere per la propria permanenza in Serie A. Dellafiore verrà poi nuovamente ammonito, senza che Celi lo espella.

Inter-Cagliari 2-1 Download Video Gol (22′ p.t. Cruz; 37′ s.t. Materazzi, 45′ s.t. Biondini)

La Roma chiama, e l’Inter risponde: i nerazzurri battono con il minimo sforzo il Cagliari, che resta comunque a più due sulla zona retrocessione. I sardi partono bene, sfiorando a più riprese il clamoroso gol del vantaggio, ma la scarsa mira di Matri favorisce i nerazzurri, che al 22esimo si porta in vantaggio con Julio Cruz, che dopo essere tornato al gol con il Torino domenica scorsa sembra non volersi più fermare. Nella ripresa Mancini inserisce Materazzi al posto di Stankovic, e il numero 23 nerazzurro impiega appena sei miuti per segnare la rete del 2-0 che chiude la partita. Nel finale il Cagliari trova il gol del 2-1 con Biondini, il cui destro da fuori area viene deviato da un difensore nerazzurro non lasciando scampo a Júlio César.

Livorno-Milan 1-4 Download Video Gol (23′ p.t. Inzaghi; 7′ s.t. e 14′ s.t. Inzaghi, 26′ s.t. Seedorf, 28′ s.t. Knežević)

Il Milan va a Livorno per vincere e sperare nel colpaccio della Samp a Firenze. A vincere, anzi, a stravincere ci riesce, a differenza della Samp, che a Firenza non va oltre il pareggio. I rossoneri trovano la via della rete con Inzaghi, in posizione irregolare, dopo 23’. Superpippo trova poi altri due gol nella ripresa, entrambi di testa, il primo su assist di Bonera, il secondo su calcio d’angolo di Pirlo. Il 4-0 è ad opera di Seedorf al 71esimo, il gol della bandiera del Livorno è di Knežević, anche lui in gol di testa. Il Livorno è ultimo e disperato, il Milan è a meno due dal quarto posto, ma con un derby da giocare la prossima settimana.

Juventus-Lazio 5-2 Download Video Gol (15′ p.t. Chiellini, 21′ p.t. Camoranesi, 32′ p.t. Del Piero, 34′ p.t. Trezeguet; 10′ s.t. Bianchi, 16′ s.t. Siviglia, 43′ s.t. Chiellini)

La Juventus passeggia su una Lazio intenta a centellinare le forze in vista del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter. Apre Chiellini di testa, poi tocca a Camoranesi, Del Piero e Trezeguet battere Ballotta. Sul 4-0 al 35’ i tifosi ospiti della Lazio abbandonano il settore ospite, e i giocatori capiscono l’antifona, rientrando in campo nella ripresa motivati a segnare almeno il gol della bandiera, che arriva dopo 10 minuti con Bianchi. Al 60esimo segna anche Siviglia, che verrà poi espulso. Nel finale chiude i conti ancora Chiellini, alla prima doppietta in Serie A.

Reggina-Parma 2-1 Download Video Gol (11′ s.t. e 20′ s.t. Cozza, 25′ p.t. Cigarini)

Quello del Granillo è un spareggio, a cui il Parma, per sua sfortuna, si presenta senza nove giocatori. In campo e in panchina molti giovani, a cui manca l’esperienza per gare di questo genere. Nel primo tempo però il Parma riesce addirittura a portarsi in vantaggio con Cigarini, che al 25esimo trasforma il rigore concesso da Saccani per fallo di Cirillo su Reginaldo. La partita cambia nella ripresa, quando Paci commette un’ingenuità clamorosa entrando a gamba tesa su Costa. Saccani estrae il giallo, il secondo per l’ex difensore della ternana, che prende la via degli spogliatoi. Qui viene fuori tutta l’inesperienza dei giovani crociati, che vanno nel panico dopo il rosso a Paci ed impiegano appena un minuto per subire la rete del pareggio, firmata da Ciccio Cozza, che si ripete dieci minuti dopo con un destro da fuori che, deviato, non lascia scampo a Bucci. E il Parma è ora penultimo, a Reggina invece è terzultima e con altri tre scontri diretti da giocare.

Udinese-Catania 2-1 Download Video Gol (6′ p.t. Di Natale, 34′ p.t. Vargas, 38′ p.t. Quagliarella)

L’Udinese è ormai praticamente fuori dalla lotta per il quarto posto, ma gli uomini di Marino continuano a lottare. Il Catania è la vittima predestinata, ed infatti dopo appena sei minuti i rossoazzurri allenati da Walter Zenga sono sotto a causa del gol di Totò Di Natale, al 17esimo centro in questa stagione. Il Catania però ci crede, e al 34’ trova la rete del pareggio con il peruviano Vargas, che insacca con il sinistro. Il risultato di parità perdura per soli quattro minuti, visto che al 38esimo Quagliarella scarica un bolide dai venti metri che non lascia scampo a Polito. Nella ripresa è il Catania a fare la partita, ma le emozioni latitano.

ALTRE PARTITE

Napoli-Siena 0-0 Download Video Gol

Genoa-Empoli 0-1 Download Video Gol (15′ p.t. Abate)

Palermo-Atalanta Download Video Gol 0-0

CLASSIFICA
Inter 81, Roma 75, Juventus 70, Fiorentina 60, Milan 58, Sampdoria 56, Udinese 54, Genoa 48, Napoli 47, Palermo 43, Atalanta 42, Lazio 40, Siena 39, Cagliari e Catania 35, Torino 34, Empoli e Reggina 33, Parma 31, Livorno 30.

MARCATORI
19 gol: Borriello (Genoa), Trezeguet (Juventus)
18 gol: Del Piero (Juventus)
17 gol: Di Natale (Udinese), Mutu (Fiorentina)

scritto da Antonio Giusto

Fonte: RecontraGolazo

lunedì 28 aprile 2008

Bayern Monaco - Stoccarda 4-1


PARTITA - Il Bayern affronta lo Stoccarda innanzitutto per vendicare il 3-1 subìto all’andata, che fu la prima sconfitta stagionale in Bundes per la squadra di Hitzfeld, poi, in caso di sconfitta del Werder Brema a Karlsruhe, evitata da Sanogo a quattro minuti dalla fine, anche per festeggiare lo Schale (che sarebbe il ventunesimo per i Rossi di Baviera) che i campioni uscenti di Germania sembrano essere venuti a portare all’Allianz Arena.
Il Bayern, in formazione ampiamente rimaneggiata a causa dell’imminente ritorno della semifinale di Coppa Uefa contro lo Zenit, dispone davanti a Rensing (in porta a causa dell’infortunio rimediato da Kahn proprio contro i russi) la consueta linea a quattro composta, da destra a sinistra, da Lell, van Buyten, Demichelis e Jensen; a centrocampo c’è la novità Willy Sagnol sulla fascia destra, dal lato opposto Schweinsteiger, libero di accentrarsi per provare la conclusione; al centro van Bommel e Ottl; davanti a tutti Luca Toni e Miro Klose, in campo nonostante una triplice microfrattura al setto nasale. Gli svevi, in lotta per un posto nella prossima Coppa Uefa, schierano davanti a Schäfer una difesa priva del capitano Fernando Meira, che prevede Osorio e Magnin sugli esterni con Tasci e Delpierre centrali; a protezione della difesa c’è Pavel Pardo, con Bastürk libero di inventare per Gomez e Cacau, sulle fasce da Silva e Hilbert.
Il Bayern parte bene, e dopo appena otto minuti si trova già in vantaggio: Jansen punta Hilbert sulla sinistra, poi serve van Bommel in area. L’olandese, chiuso da Tasci, mette dentro un pallone basso e teso che Delpierre non riesce a controllare. Nei paraggi c’è ovviamente Luca Toni, che infila Schäfer con il sinistro. Lo Stoccarda non demorde, ed al 19’ Antonio da Silva trova la rete del momentaneo pareggio con un calcio di punizione da oltre 25 metri deviato da van Bommel su cui Rensing non può nulla. Dopo il pareggio dello Stoccarda, il Bayern pare accontentarsi di questo risultato e pur continuando a fare la partita cerca di affondare meno che nella prima parte di gara. Nella ripresa è addirittura lo Stoccarda a partire più forte, ma i sogni di vittoria degli svevi vengono interrotti da van Bommel, con la collaborazione di Schäfer, al minuto numero 55, quando l’olandese calcia una punizione dai 20 metri su cui Schäfer ha più di una responsabilità. Per l’ex capitano del PSV non c’è neanche il tempo di festeggiare che viene sostituito, al suo posto dentro Franck Ribéry, assieme a lui nella mischia anche Zé Roberto, al posto di un impalpabile Willy Sagnol. Con l’ingresso del francese in campo la partita cambia volto, visto che l’ex marsigliese al 75’ delizia la platea con un tiro a giro d’esterno che s’insacca all’incrocio dei pali alla sinistra di un incolpevole Schäfer. Passa un minuto, e si replica: Ribéry mette a sedere mezza difesa dello Stoccarda prima di battere con un preciso sinistro dall’altezza del dischetto Schäfer, che avrà successivamente modo di litigare con Luca Toni. Nel finale il Bayern si limita ad amministrare la partita, cercando però anche la rete del 5-1 con Podolski e Zé Roberto. Il Bayern è praticamente campione di Germania, lo Stoccarda si ritrova appaiato ad Amburgo e Bayer Leverkusen nella lotta per un posto in Coppa Uefa.

PROMOSSI - Il migliore in campo è ovviamente Franck Ribéry, che nella mezzora passata in campo prima delizia il pubblico con il fantastico tiro a giro d’esterno destro che s’infila proprio nell’angolino alto alla sinistra di Schäfer. Tra i bavaresi bene anche Zé Roberto e Toni, come al solito, ma anche Marcell Jansen: finalemente una gara sui livelli della scorsa stagione per il nativo di Mönchengladbach. Nello Stoccarda gli unici a salvarsi sono Gomez, volenteroso ma raramente in grado di impensierire Rensing, ed Hilbert, anch’egli volenteroso ma mai in grado di far male al Bayern.

BOCCIATI - Più di metà dello Stoccarda non merita la sufficienza, particolarmente negative le prestazioni di Delpierre, che serve anche l’assist per il gol dell’1-0 a Toni, Boka, subentrato all’infortunato Magnin e praticamente mai in partita, ed anche Bastürk non riesce mai a fare la differenza. Malissimo anche Schäfer. Nel Bayern sottotono Klose e Sagnol, oltre a Podolski.

TABELLINO
Bayern Monaco - Stoccarda 4-1
(primo tempo 1-1)
Gol: 1-0 Toni (B, 8’), 1-1 Da Silva (S, 19), 2-1 Van Bommel (B, 55’), 3-1 Ribéry (B, 75’), 4-1 Ribéry (B, 76’)
Bayern München: Rensing 6 - Lell 6, van Buyten 6, Demichelis 6, Jansen 6.5 - Sagnol 5.5 (dal 58’ Zé Roberto), van Bommel 6.5 ( dal 58’ Ribéry), Ottl 6.5, Schweinsteiger 6 - Klose 5.5 (dal 70’ Podolski 5.5), Toni 6.5. (Kraft, Breno, Sosa, Kroos) Allenatore: Hitzfeld 6.5
VfB Stuttgart: Schäfer 5 - Osorio 5.5, Tasci 5.5, Delpierre 5 (dal 77’ Pischorn s.v.), Magnin 6 (dal 37’ Boka 5) - Hilbert 6, Pardo 6, Bastürk 5, da Silva 6 - Cacau 5.5, Gomez 6 (dal 77’ Marica s.v.). (Ulreich, Meißner, J. Schuster, Beck) Allenatore: Veh 5.5
Arbitro: Florian Meyer
Ammoniti: Bayern: Ribéry, Schweinsteiger, Podolski; Stoccarda: Delpierre, Osorio.

giovedì 24 aprile 2008

Bayern Monaco - Zenit San Pietroburgo 1-1



PARTITA - Dopo tre semifinali europee in cui le emozioni sono state pressoché pari allo zero, eccezion fatta per l’autorete di Riise al 94’ in Liverpool - Chlesea, Bayern e Zenit ci hanno offerto una bellissima partita, ricca di occasioni da entrambe le parti e di ribaltamenti di fronte continui, specie nella ripresa, dopo un primo tempo di marca bavarese con sporadiche apparizione dei campioni di Russia nella metà campo avversaria.
Il Bayern padrone di casa si dispone con il classico 4-4-2, in campo la formazione-tipo a parte Luca Toni, squalificato e sostituito da Lukas Podolski. In porta tra i bavaresi c’è Kahn, unico superstite del Bayern vincitore della Coppa Uefa 1995, davanti a lui Lucio e Demichelis, componenti centrali di una difesa che prevede Lahm a sinistra e Jensen a sinistra. Centrocampo tipo per i freschi vincitori della DFB Pokal (la Coppa di Germania): Schweinsteiger e Ribéry sulle fasce ma con pieno diritto di accentrarsi per formare un 4-2-2-2 con Zé Roberto e van Bommel alle loro spalle. In avanti, Klose fa coppia con Lukas Podolski. Il 4-3-1-2 è invece il modulo scelto da Dick Advocaat, con Malafeev in porta, protetto da Ricksen, Križanac, Shirokov e Širl. Eccezion fatta per il capitano Tymoschuk, tutto il centrocampo, così come l’attacco, è russo. Ai lati di Tymoschuk Denisov a destra e Zyrianov a sinistra compongono il trio alle spalle di Fayzulin, trequartista dietro Arshavin e Pogrebnyak.
Il Bayern parte forte, con Schweinsteiger che si mette in evidenza per la voglia e la foga con cui cerca la porta difesa da Malafeev, non sempre riuscendo ad inquadrare il bersaglio però. Il match cambia quando l’olandese Fernando Ricksen interviene a gamba tesa su Zé Roberto, innescato alla grande da un preciso pallonetto di Lahm. Luboš Michel non ha dubbi nell’ammonire Ricksen (diffidato, salterà il ritorno) e concedere il penalty ai padroni di casa. Sul dischetto si presente Franck Ribéry, che, facendo (erroneamente) affidamento su un tuffo di Malafeev calcia un rigore centrale e poco potente, che il 29enne portiere dello Zenit non fa fatica a respingere. Sulla respinta però il più veloce di tutti è Ribéry, che con il sinistro insacca il pallone facendosi perdonare il precedente errore. Dopo il vantaggio, il Bayern non accenna a mollare la presa sugli ospiti, che subiscono il gioco dei bavaresi - inconcludenti, anche a causa dell’assenza di Luca Toni - fino al 40esimo circa, quando iniziano ad affacciarsi in avanti. Nulla di preoccupante comunque per il Bayern, che va al riposo sull’1-0. Nella seconda frazione il match è più equilibrato, con lo Zenit che cerca il pareggio e il Bayern che vuole chiudere la partita. Ne vengono fuori 15 minuti bellissimi, con continui rovesciamenti di fronte. Al 60’, però un cross teso dal limite sinistro dell’area di rigore che cercava il deludente Pogrebnyak trova la deviazione di Lucio, che batte Kahn e ristabilisce il risultato di parità. Dopo il gol Tymoschuk sale in cattedra, gran parte del merito di quest’1-1 è suo. La gran prova del centrocampista ucraino però non evita l’assalto del Bayern, che dopo l’uscita di Kahn (fastidi muscolari per lui) si getta in avanti sfiorando il 2-1 in più di una occasione, la più ghiotta per Lucio, su cui Malafeev si supera compiendo una parata decisiva ai fini del risultato. Il Bayern però non molla la presa, e dopo il giallo ad Arshavin (che significa squalifica per il ritorno, dove mancherà anche Širl, anche lui diffidato e ammonito da Michel) Hitzfeld si gioca la carta Kroos, inserendo il numero 39 (dalla prossima stagione però giocherà con il numero 10) al posto di Lahm. Poco dopo il cambio però il Bayern rischia addirittura di subire il clamoroso 1-2 da Fayzulin, che dopo un’insistita azione personale nell’area avversaria si vede respingere il pallone sulla linea da Zé Roberto. Il Bayern si getta nuovamente all’attacco, alla ricerca di un preziosissimo 2-1, che non arriva a causa della scarsa mira di Lucio e Podolski. Al ritorno al Petrovsky ai bavaresi saranno necessari un pareggio con due o più reti a testa oppure una vittoria, fortuna che ci sarà Toni (ma forse non Klose, fratturatosi il setto nasale in uno scontro di gioco proprio contro lo Zenit e a rischio per il ritorno).

PROMOSSI
- Tymoschuk è il migliore in campo: partita perfetta per l’ucraino, vero simbolo dello Zenit in questo momento per la gioia di Dick Advocaat. Grande prova anche per Fayzulin tra i biancoblù di Russia, di cui l’ex giocatore dello Spartak Nalchik è il migliore in fase offensiva: suo il cross che causa l’autogol di Lucio e sua la giocata che poteva fruttare allo Zenit il 2-1 al 37esimo. Benissimo anche Malafeev, che oltre a respingere il rigore di Ribéry sfodera diverse altre parate, tra cui spicca quella su Lucio al 79’. Nel Bayern in evidenza Zé Roberto, il migliore tra i suoi, abile nel guadagnarsi il rigore che poi frutterà l’1-0 agli uomini di Hitzfeld ma ancora più decisivo quando, a Rensing battuto, salva sulla linea sul destro di Fayzulin. Bene anche Schweinsteiger, volenterosissimo e davvero pericoloso per Malafeev in alcune occasioni.

BOCCIATI
- La palma di peggiore in campo se la giocando Arshavin e Podolski, ma l’immotivato giallo conquistato dal primo che gli impedirà di saltare il ritorno in cui un contropiedista del suo livello sarebbe potuto essere decisivo fa sì che sia lui il peggiore in campo: oltre al giallo, assente per gran parte del match, pericoloso in una sola occasione. Stesso discorso per Podolski: praticamente inesistente per gran parte del match, il palo esterno finale è l’unica occasione davvero pericolosa da lui creata. Lucio insufficiente solo a causa dell’autogol, anche perché per farsi perdonare ha fatto di tutto. Non ha fatto nulla, invece, Pogrebnyak, mai in partita, il cui unico merito è stato quello di chiamare il cross che ha poi portato Lucio a deviare il pallone della propria porta.

TABELLINO

Bayern Monaco - Zenit San Pietroburgo 1-1
(primo tempo 1-0)
Marcatori:
Ribery (B) al 18' p.t., Lucio (B) autogol al 16' s.t.
Bayern Monaco (4-4-2):
Kahn 6 (dal 22' s.t. Rensing 6); Lahm 6 (dal 35' s.t. Kroos s.v.), Lucio 5.5, Demichelis 6, Jansen 5.5; Schweinsteiger 6.5 (dal 20' s.t. Lell), van Bommel 6, Zé Roberto 7, Ribéry 6.5; Klose 6, Podolski 5.5. (Ottl, Sosa, van Buyten, Schlaudraff). All. Hitzfeld.
Zenit San Pietroburgo (4-3-1-2):
Malafeev 7; Ricksen 5.5, Križanac 6, Shirokov 6.5, Širl 6; Denisov 6.5, Tymoschuk 7.5, Zyrianov 6.5; Fayzulin 7; Arshavin 5, Pogrebnyak 5. (Contofalsky, Radimov, Dominguez, Lee, Gorshkov, Ionov, Tekke). All. Advocaat.
Arbitro:
Michel (Slova.).
Note:
spettatori 66 mila. Ammoniti Ricksen (Z), Fayzulin (Z), Širl (Z), Arshavin (Z) per gioco scorretto. Recuperi: p.t. 2', s.t. 4'.

Rangers - Fiorentina 0-0


PARTITA - La Fiorentina si presenta ad Ibrox in formazione spiccatamente offensiva: Jørgensen e Gobbi terzini, con Ujfaluši, recuperato a tempo di record, di ritorno nella posizione di centrale di difesa, dove fa coppia con Gamberini. A centrocampo un trio di piedi buoni: Liverani al centro, Kuzmanović alla sua destra e Montolivo a sinistra. Davanti c’è il tridente composto da Mutu, Pazzini e Santana. I Gers rispondono con un abbottonatissimo 4-5-1, con Alexander (che sostituisce l’indisponibile McGregor) in porta, davanti a lui da destra a sinistra Broadfoot, Weir, Cuéllar e Papać, a cui spetta il compito in collaborazione con l’intero centrocampo, Novo escluso, di formare una muraglia umana davanti all’ex portiere dell’Ipswich Town. Davanti a tutti Jean-Claude Darcheville.
I Rangers, privi del già citato McGregor oltre che di capitan Barry Ferguson e Thomson -squalificati -, preferiscono lasciare il pallino del gioco in mano alla Fiorentina, abbozzando un timido pressing con Dercheville e un centrocampista a scelta quando il pallone è nella trequarti dei Viola. Il pallone è praticamente sempre tra i piedi dei toscani, che però non riescono a trovare sbocchi offensivi, visto che i Rangers fanno in modo di avere sempre almeno nove giocatori, portiere compreso, dietro la linea del centrocampo. Le uniche opportunità per la Fiorentina giungono dalle fasce, dove però la pessima giornata di Santana, che di fatto preclude alla Fiorentina la possibilità di giungere sul fondo per cercare il cross, porta i viola ad affidarsi a velleitari tentativi di cross dalla trequarti, ad opera di Montolivo, Jørgensen e Kuzmanović. L’assenza di un ariete in attacco poi fa sì che i gigliati non siano mai in grado di rendersi pericolosi dalle parti di Alexander, eccezion fatta per l’invenzione di Mutu (unico lampo del match per il romeno) che smarca Santana davanti al portiere avversario, Alexander, che è però bravo a neutralizzare il pericolo viola in uscita.. Questo infonde un po’ di coraggio ad Ally McCoist, allenatore in seconda ma vera mente tattica dei Gers che cerca di impensierire la difesa viola avanzando Novo sulla trequarti, alle spalle di Darcheville, con Davis che si sposta sulla fascia destra precedentemento occupata dallo spagnolo. La sostanza però non cambia, e un primo tempo privo di emozioni,che ricorda incredibilmente la seconda frazione di Barça - Manchester United di mercoledì sera, si chiude sullo 0-0.
Nella seconda parte di gara i Rangers cercano timidamente la via della rete anche grazie all’inserimento del belga Thomas Buffel, che sostituisce Novo al quarto d’ora della ripresa. Assieme a lui in campo anche l’attaccante gabonese Cousin, che prende il posto di un acciaccato Darcheville. La sostanza però non cambia, con i Rangers che, seppure vivacizzati dall’ingresso in campo di Buffel, non riescono mai ad impegnare seriamente Frey. La più ghiotta occasione del match capita sui piedi Mutu al minuto numero 76, quando il romeno riesce ad inquadrare la porta con una debole punizione dai 25 metri che non impensierisce Alexander. Tanto basta per fornire un’idea sulla - praticamente nulla - spettacolarità del match, che si chiude sul risultato di 0-0 nonostante l’ultimo tentativo di Prandelli che consiste nell’inserire Bobo Vieri (al posto di un deludente Pazzini), che oltre a calcare una punizione sulla schiena di Davis non fa nient’altro.

PROMOSSI - Cuéllar è il migliore in campo: perfetto simbolo della difesa ad oltranza dei Rangers, premiati dal risultato di 0-0, quello che desideravano. Sempre tra gli scozzesi, in evidenza Darcheville, bene finché la precaria condizione fisica probabilmente causata da uno scontro con Ujfaluši intorno al 20’ del primo tempo non lo costringe a lasciare il campo, e Buffel, subentrato a Novo al quarto d’ora della ripresa ed in grado di ravvivare la manovra offensiva dei Gers. Tra i gigliati in evidenza in pochi, su tutti Kuzmanović, il più volenteroso, ed Ujfaluši.

BOCCIATI - Giornataccia per il trio d’attacco della Fiorentina, dove Mutu, apparso assai nervoso, non riesce mai ad impensierire seriamente i difensori dei Gers, favoriti anche dalle pessime serate di Pazzini e Santana, il peggiore tra gli uomini di Prandelli.Insufficiente anche Vieri. Tra i Rangers male (appena sotto la sufficienza, per meglio dire) solo l’algerino Hemdani.

TABELLINO
Fiorentina - Rangers 0-0

Rangers (4-5-1): Alexander 6; Broadfoot 6.5, Weir 6.5, Cuéllar 7, Papac 6.5; Whittaker 6.5, Hemdani 5.5, Davis 6.5, Dailly 6, Novo 6 (dal 15' st Buffel 6.5); Darcheville (dal 15' s.t. Cousin 6). (Smith, Buffel, Boyd, Gow, Webster, Cousin, Faye). All.: Smith 7
Fiorentina (4-3-3): Frey s.v.; Jørgensen 6, Gamberini 6, Ujfaluši 6.5, Gobbi 6; Kuzmanović 6.5, Liverani 6, Montolivo 6.5; Santana 5, Pazzini 5.5 (dal 35' s.t. Vieri 5.5), Mutu 5. (Lupatelli, Kroldrup, Dainelli, Pasqual, Potenza, Osvaldo, Vieri). All.: Prandelli 6.5
Arbitro: Vassaras (Gre)
Note: spettatori 49146. Ammoniti Santana, Gobbi (gioco scorretto), Gamberini (proteste). Angoli 1-3. Recuperi 1', 2'

martedì 22 aprile 2008

Liverpool - Chelsea 1-1



LA PARTITA - A questi livelli, si sa, per decidere le partite basta un episodio. Quello che deciso Liverpool – Chelsea è stata la parata di Čech sul destro da distanza ravvicinata di Torres al 93’. Dopo la seconda – decisiva – parata del portiere ceco sul destro del numero 9 dei Reds, è partita l’azione che ha portato Kalou, il miglior attaccante dei Blues (cioè l’unico sufficiente), a mettere un insidioso pallone al centro. Insidioso perché basso, ma non rasoterra, su cui John Arne Riise, mancino, anziché intervenire col piede destro preferisce allontanare il pallone di testa. Sbaglia però traiettoria, e la palla s’insacca alle spalle di uno sfortunato Reina. Ho già svelato il finale, ma la partita merita di essere raccontata dall’inizio.
Nei primi minuti le squadre si studiano a lungo, senza che nessuna riesca a prevalere sull’altra. Le occasioni da gol la titano, e per la prima bisogna attendere il 31esimo minuto, quando Fernando Torres si vede recapitare un pallone d’oro da Gerrard, per il capitano questa resterà l’unica giocata degna di nota del match, visto che Makélélé e i problemi fisici lo attanagliano per tutti i 90 minuti. Il Niño, solo davanti a Čech, cerca di mandare per terra il portiere, così non è, e da distanza ravvicinata Torres colpisce in pieno il portierone dei Blues. Da qui in poi il Livrpool si trasferisce nella metà campo dei Blues, il gol è nell’aria, e a firmarlo è Dirk Kuyt. L’olandese usufruisce di un tiro svirgolato da Mascherano al limite dell’area che si tramuta in un insidioso pallonetto che scavalca Makélélé e Ashley Cole, non esattamente due giganti, e termina sui piedi di Kuyt, che infila Čech con un destro in spaccata che passa tra le gambe del portiere ceco. Fino al termine del primo tempo non ci sono azioni degne di nota, e nelle ripresa sono in campo gli stessi 22 del primo tempo. I primi minuti sono molto intensi, con le squadre intente a darsi battaglia a centrocampo. Le redini del gioco però ci mettono poco a tornare in mano al Liverpool, in cui si mette in mostra Ryan Babel, svegliatosi dopo un primo tempo sottotono. Al 62’ Fábio Aurélio si fa male, per lui stiramento all’inguine, Rafa Benítez inserisce Riise al posto del brasiliano. Tatticamente non cambia nulla, visto che Riise è il sostituto naturale di Fábio Aurélio. Il Chelsea intanto ha preso coraggio, e cerca con sempre maggiore insistenza Didier Drogba, troppo solo là davanti e soprattutto in giornata no anche a causa dell’attenzione riservatagli a turno da Škrtel e Carragher, alla gara numero 519 con la maglia dei Reds. Per dare una spalla all’ivoriano Grant sostituisce uno spento Joe Cole con Salomon Kalou, che si rivelerà poi decisivo. Il Chelsea a questo punto è costretto a fare la partita, e con Ballack e Drogba si getta in avanti alla ricerca del gol del pari inducendo Benítez ad inserire Benayoun al posto di Babel. Il Chelsea continua ad attaccare pur risultando inconcludente, con il Liverpool che ogni tanto si fa vedere nella metà campo avversaria con Gerrard, che all’85’ testa i riflessi di Čech. Un minuto dopo Grant getta nella mischia anche l’ex Anelka, nella speranza di agguantare il tanto agognato pareggio. Pareggio che pare sfuggire ai Blues quando Terry, al terzo minuto di recupero, stende Mascherano andando a prendersi il primo cartellino giallo dell’incontro. Il Liverpool sembra dover chiudere all’attacco, ma Gerrard, anziché servire un compagno e perdere preziosi secondi nei pressi della bandierina preferisce mettere il pallone al centro, dove Torres si rende nuovamente pericoloso, ma Čech, il migliore in campo, risponde nuovamente presente e rilancia l’azione dei suoi, che si concluderà con il cross al centro di Kalou dalla sinistra maldestramente deviato nella propria porta da Riise, con la Kop intenta ad intonare “You’ll never walk alone”.

PROMOSSI - Čech è il migliore in campo, decisive le sue parate su Torres (due volte) e Gerrard. Sul gol subito non ha alcuna responsabilità. Restando tra i Blues, in evidenza anche Claude Makélélé, superbo nell’annullare Gerrard, da lui francobollato per tutti i 90 minuti come da indicazione di Grant. Individualmente meglio i Reds, con Kuyt, votato migliore in campo dai tifosi, bravo nell’occasione del gol per poi limitarsi a svolgere il suo compito sulla fascia destra. Bene anche Babel, svegliatosi nella ripresa dopo un primo tempo sottotono, il migliore tra i Reds nei primi 30 minuti della ripresa. Poi esce per lasciar spazio a Benayoun. Bene, infine, anche Škrtel, bravo nell’“addomesticare” Drogba, e Xabi Alonso.

BOCCIATI - Riise, entra in campo al posto di uno sfortunatissimo Fábio Aurélio al 17esimo del secondo tempo e nei 32 minuti trascorsi in campo oltre a qualche giocata di dubbia utilità mette anche a segno l’autorete che costa la vittoria ai suoi. Da incubo anche la prestazione di Joe Cole, che dopo il mancato aggancio nell’area di Reina al 7’ del primo tempo sparisce dal campo, la sostituzione è la giusta punizione per lui. Altro spettatore non pagante del match è Fernando Torres: sui piedi del Niño capitano due palloni facili facili (per lui) da spingere in rete, eppure si fa ipnotizzare da Čech in entrambe le occasioni. A testimonianza di una prestazione non esattamente esaltante dello spagnolo ci sono anche le parole del capitano Steven Gerrard: «Al ritorno avremo un Torres in più». Un altro non privo di colpe: va bene che la marcatura a uomo di Makélélé unita agli acciacchi che ne avevano messo in dubbio la presenza in campo, ma in una partita del genere il capitano dev’essere più presente. Male pure Drogba tra i Blues, in giornata nerissima. Lui però almeno ci prova, a differenza di Malouda e Anelka, il cui (cattivo) esempio viene seguito anche da Frank Lampard.

TABELLINO
Liverpool - Chelsea 1-1 (primo tempo 1-0)
Marcatori: Kuyt (L) al 43' p.t.; aut. Riise (L) al 49' s.t.
Liverpool (4-2-3-1): Reina 6.5; Arbeloa 6, Carragher 6.5, Škrtel 6.5, Fábio Aurélio 6 (17' s.t. Riise 4); Mascherano 6, Alonso 6.5; Kuyt 6.5, Gerrard 5.5, Babel 6.5 (31' s.t. Benayoun s.v.), Torres 5.5. (Itandje, Hyypia, Crouch, Pennant, Lucas Leiva). All. Benitez 6.5.
Chelsea (4-3-3): Čech 7.5; Ferreira 6, Carvalho 6, Terry 5.5, A. Cole 5.5; Ballack 6 (41' s.t. Anelka s.v.), Makelele 7, Lampard 5.5; J. Cole 5 (18' s.t. Kalou 6), Drogba 5.5, Malouda 5.5. (Hilario, Shevchenko, Mikel, Alex, Belletti). All. Grant 6.5.
Arbitro: Plautz (Austria).
Note: spettatori 42mila circa. Ammonito Terry per gioco falloso. Angoli: 6-5. Recupero: 1' p.t. e 4' s.t.

Più commenti delle partite

Non sono mai riuscito a dare spazio ai resoconti delle partite come fanno Valentino su Calcio Spagnolo e Alberto su Calcio Russo, però adesso è tempo che inizi anch’io. Se tutto va bene, dovrei riuscire a fare i resoconti di Liverpool - Chelsea di stasera e di Bayern - Zenit e Rangers - Fiorentina di giovedì. Si tratta di un esperimento, vedremo se ce la faremo, io col tempo, voi a leggere i resoconti delle partite. Speriamo bene.

Serie A 34a Giornata: Video Highlights

Il campionato che non voleva morire è finalmente morto. A darne il triste annuncio è la Roma, bloccata sull’1-1 (Vucinic e Diamanti i marcatori) all’Olimpico dal Livorno ultimo della classe. La contemporanea – o, per meglio dire, successiva, visto che è arrivata 26 ore e mezzo dopo – vittoria dell’Inter a Torino consegna di fatto il tricolore ai nerazzurri, che potrebbero trovare l’ufficialità matematica del titolo alla terzultima giornata nel derby contro il Milan (che ieri ha asfaltato la Reggina). Milan che perdendo la stracittadina milanese, se il distacco dalla Fiorentina dovesse rimanere invariato, resterebbe matematicamente fuori dall’Europa che conta, dando una gioia doppia ai nerazzurri (che secondo il Sun avrebbero chiuso per Mourinho, assieme al quale arriverebbero anche Lampard e Drogba). Detto della testa della classifica, dove i giochi paion già fatti, la lotta per il quarto posto è più che mai agguerrita, e il fatto che l’Udinese sia uscita di scena dopo il 3-0 rimediato a Marassi dalla Samp della coppia gol (20 reti in due in questa stagione) Cassano & Bellucci, rende la rincorsa alla Fiorentina una lotta a due tra Sampdoria e Milan, appaiate a 55 punti, quattro in meno dei viola. Dal Genoa al Siena, ovvero da quota 48 a quota 38, nessuno sembra più avere nulla da chiedere al campionato, come dimostra lo 0-4 rimediato dall’Atalanta in casa propria contro la Juve di Del Piero, che con la tripletta di ieri (la prima in trasferta in Serie A) si guadagna il terzo posto solitario in classifica marcatori a quota 17. La voce fuori dal coro di metà classifica è quella del Napoli, che pur non avendo nulla da chiedere al campionato se non un posto in Intertoto, va a Parma a vincere la terza gara stagionale in trasferta e ad inguaiare gli emiliani, che terminano in 8 (contro 10, vista l’espulsione di Gargano tra gli azzurri) e s ritrovano ad un solo punto sul trio che chiude la classifica composto da Reggina, Livorno ed Empoli, tutte a 30 punti. Detto delle ultime quattro, tre punti più in alto c’è il Torino, atteso da quattro partite tremende, contro Roma, Livorno, Napoli e Fiorentina e in caduta libera. Poco più in alto Cagliari e Catania, a 35 punti, che possono dirsi quasi tranquille.

Ecco tutti gli highlights di Sky delle partite:

Roma-Livorno 1-1 Download Video Gol 54´ Vucinic (Rom); 83´ Diamanti (Liv)

Dopo un primo tempo sonnacchioso in cui c’è da registrare solo l’infortunio di Totti (rottura del legamento crociato del ginocchio destro, quattro mesi di stop) giunto al 39’, nella ripresa la Roma dimostra di voler proseguire la caccia all’Inter, e Vucinic al nono minuto batte Amelia con un pallonetto di testa che si insacca alla sinistra del portiere romano (e romanista). Camolese si vede allora costretto a modificare il suo 3-6-1, e toglie Bergvold per dare spazio a Diamanti. Ed è proprio l’ex giocatore del Prato a trovare il pareggio con un magnifico calcio di punizione dai 25 metri che non lascia scampo a Doni. Nel finale la Roma si getta in avanti alla disperata ricerca della rete che manterrebbe aperto il campionato, ma non la trova anche grazie ai grandi interventi di Marco Amelia.

Torino-Inter 0-1 Download Video Gol 30´ Cruz (Int)

Un colpo di testa di Cruz (che non segnava dal derby d’andata del 23 dicembre 2007) che sbuca sul primo palo e batte Alberto Fontana per l’1-0 nerazzurro basta all’Inter per portarsi a +6 (in realtà +7, visto che in caso di arrivo a pari punti gli scontri diretti premierebbero comunque l’Inter) sulla Roma. Dopo il gol del vantaggio Mancini sceglie di passare al 4-5-1, e dopo aver notato le difficoltà di Balotelli ad adattarsi sulla fascia sinistra si vede costretto a sostituire il giovane prodigio nerazzurro (bravo a colpire anche un palo nei soli 37 minuti trascorsi sul terreno di gioco) con il rientrante César. Il Torino capisce che l’Inter non ha la benché minima intenzione di continuare ad attaccare e si getta in avanti con la forza della disperazione, visto che nei primi 20’ di gioco, di marca granata, Júlio César non era stato impegnato praticamente mai. Nella ripresa l’Inter torna al 4-4-2 sostituendo l’acciaccato Cambiasso con Suazo, ma l’andazzo del match non cambia, con il Toro che cerca il pareggio senza mai impensierire i nerazzurri, che nel finale sfiorano il raddoppio in due occasioni con César e Maicon.

Atalanta-Juventus 0-4 Download Video Gol 1´ Legrottaglie (Juv); 6´ Del Piero (Juv); 34´ Del Piero (Juv); 65´ Del Piero (Juv)

La Juve passeggia su un’Atalanta pericolosa solo nei minuti precedenti al 3-0 di Del Piero, che dopo aver servito l’assist su punizione a Legrottaglie per il primo gol ed aver segnato il 2-0 al 6’, si ripete anche al 34esimo, superando Coppola con precisione. Nella ripresa la rete del 4-0 è ancora del capitano juventino, che realizza la quarta tripletta personale in Serie A, la prima in trasferta. Per la Juve questo successo significa Champions League, anche matematicamente, per l’Atalanta è solo una giornataccia che verrà presto dimenticata, visto che la salvezza è già stata conquistata da tempo.

Sampdoria-Udinese 3-0 Download Video Gol 24´ Cassano (Sam); 44´ Bellucci (Sam); 55´ rig. Bellucci (Sam)

Prima Cassano, poi un doppio Bellucci e l’Udinese è fuori dalla lotta per il quarto posto. La Sampdoria, invece, ora ci crede più che mai: dopo lo scontro diretto con la Fiorentina (che da nove turni alterna una vittoria ad una sconfitta e che ha battuto il Palermo nel 34esimo turno) ci saranno tre partite oggettivamente abbordabili contro Roma, Palermo e Juventus che ormai non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Tornando alla partita, alla Samp servono 24 minuti per spiccare il volo: quando Cassano batte Handanovic di testa (una rarità), i blucerchiati capiscono che potrà essere un trionfo, e la rete di Bellucci giunta 20 minuti dopo aumenta le loro speranze. Nella ripresa i bianconeri credono nella rimonta, ma per appena 10 minuti: Maggio viene fermato da Lukovic in maniera fallosa (decisione opinabile del direttore di gara) poco fuori dall’area di rigore. Dondarini però non ha dubbi, è calcio di rigore. Sul dischetto va Bellucci, che batte Handanovic e chiude il match. Nel finale espulsi Zápotočny e Marino.

Fiorentina-Palermo 1-0 Download Video Gol 29´ Donadel (Fio)

Da nove turni i viola alternano un successo ad una sconfitta, e dopo il 2-0 subìto a San Siro domenica scorsa il successo casalingo contro il Palermo era preventivabile. Contro i rosanero, inizialmente più propositivi con Amauri, basta l’espulsione di Rinaudo per indirizzare i binari del match verso i tre punti viola: alla Fiorentina bastano infatti appena due minuti di superiorità numerica per portarsi in vantaggio. L’autore del gol è Donadel, che batte Fontana con un potente destro da fuori area, per lui è il secondo gol stagionale, il terzo nella massima serie. La Fiorentina ha anche l’occasione di raddoppiare nella ripresa, ma Vieri non è preciso, come Miccoli e Bresciano, anch’essi incapaci di battere il portiere avversario.

Milan-Reggina 5-1 Download Video Gol 8´ rig. Kaka` (Mil); 34´ rig. Kaka` (Mil); 40´ Barreto (Reg); 68´ Kaka` (Mil); 73´ Inzaghi (Mil); 89´ Pato (Mil)

«Siamo venuti sin qua, siamo venuti sin qua, per vedere segnare Kaká!», cantano i supporters rossoneri, ed hanno un buon motivo per farlo: la tripletta del brasiliano. Le prime due reti arrivano su rigore, la terza è invece un colpo di biliardo dal vertice sinistro dell’area di rigore che non lascia scampo ad un incolpevole Campagnolo. In mezzo il gran gol di Barreto, poi costretto ad un uscire per una forte botta al ginocchio. Dopo l’uscita del paraguayano è solo Milan: dopo il già citato terzo gol di Kaká i rossoneri dilagano con Inzaghi, abile a sfruttare le respinta del palo sul sinistro di Pato e poi è proprio il baby fenomeno di Pato Branco a fissare il risultato sul 5-1.

Parma-Napoli 1-2 Download Video Gol 23´ rig. Budan (Par); 45´ rig. Domizzi (Nap); 72´ Bogliacino (Nap)

I cinque rossi e il 10 contro 8 finale testimoniano l’agonismo (forse eccessivo) di questo match. Buona parte del merito è anche di Ayroldi, che prima concede un rigore al Parma per fallo di… Lucarelli su Santacroce. Sul dischetto va Budan che trasforma. Sul finire di primo tempo stessa situazione: fallo di un napoletano su un parmense e rigore assegnato agli azzurri, ma questa volta lo sfortunato Mariga oltre a prendere un calcione da Mannini si vede anche sventolare in faccia il rosso da Ayroldi. Dagli unici metri Domizzi non sbaglia, e qui si chiude il primo tempo. Nella seconda frazione la partita cambia quando Hamšik serve al centro Bogliacino che non sbaglia e batte Bucci. Il Napoli cerca di tenere in mano le redini del match, a volte esagerando, come quando Lavezzi cerca un giochino alla Cristiano Ronaldo e Castellini gli rifila un calcione da rosso diretto. Sotto la doccia non ci va l’ex difensore del Siviglia, bensì Gargano e Falcone, venuti alle mani nella maxi rissa scatenatasi. Successivamente il rosso lo prendono anche Gasbarroni, reo di un altro interventaccio su un partenopeo che scatena le ire di Reja, espulso anche lui. Nel finale il Parma trova anche il gol del pareggio con Lucarelli, che viene però annullato per fuorigioco.

Cagliari-Empoli 2-0 Download Video Gol 9´ Acquafresca (Cag); 64´ Fini (Cag)

La sfida-salvezza in scenda al Sant’Elia vede vincitori i rossoblu, a quota 35 punti, +5 sull’Empoli e sulla zona retrocessione, mai così distante quest’anno. Agli uomini di Ballardini bastano appena nove minuti per portarsi in vantaggio con la rivelazione Robert Acquafresca, all’undicesima rete stagionale, la nona in campionato. Gli empolesi dovrebbero rendersi pericolosi dalle parti di Storari, ma non ci riescono, e così nel secondo tempo Cagni inserisce Giovinco al posto di Vanigli, Abate per Marzorati e poi Volpato per Giacomazzi. Passa un minuto e il Cagliari raddoppia con una gran conclusione da fuori di Fini, che dimentica di essere già stato ammonito e si toglie la maglia, prendendo così il secondo giallo e venendo così espulso. Stessa sorte per Pisano, anch’egli espulso per doppia ammonizione, che lascia il Cagliari in nove contro undici. I sardi però resistono, e portano a casa tre punti preziosissimi per la permanenza in A.

Le altre partite:

Catania-Lazio 1-0 Download Video Gol 34´ rig. Spinesi (Cat)

Siena-Genoa 0-1 Download Video Gol 25´ Konko (Gen)

CLASSIFICA
Inter 78, Roma 72, Juventus 67, Fiorentina 59, Milan e Sampdoria 55, Udinese 51, Genoa 48, Napoli 46, Palermo 42, Atalanta 41, Lazio 40, Siena 38, Cagliari e Catania 35, Torino 34, Parma 31, Empoli, Livorno e Reggina 30.

MARCATORI
19 gol: Borriello (Genoa)
18 gol: Trezeguet (Juventus)
17 gol: Del Piero (Juventus)
16 gol: Di Natale (Udinese), Mutu (Fiorentina)

Scritto da Antonio Giusto
Fonte: RecontraGolazo

lunedì 14 aprile 2008

Serie A 33a Giornata: Video Highlights

Il posticipo domenicale poteva emettere due verdetti, non ne ha espresso neppure uno. La Fiorentina andava a San Siro a cercare i tre punti che, viste le contemporanee sconfitte di Milan, Udinese e Sampdoria, potevano significare Champions League. L’Inter, dal canto suo, attendeva i viola consapevole del fatto che una sconfitta avrebbe dato valore doppio alla vittoria della Roma, corsara ad Udine, che oltre all’impresa di sconfiggere i friulani, imbattuti da ben sette gare, si sarebbero ritrovati ad un solo punto di distanza dall’Inter. Detto delle difficoltà delle squadre impegnate nella rincorsa al quarto posto, subito dopo troviamo Napoli e Genoa, entrambe vittoriose rispettivamente contro Atalanta e Torino. A proposito del Toro, il rotondo 3-0 subìto a Marassi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: i tifosi (o presunti tali) dei granata hanno prima cercato di bloccare il pullman contenente i giocatori, anche se il loro vero obiettivo era Novellino, poi si sono recati al centro Sisport per prendersela con le auto dei granata rimasti a casa, i danni più gravi li hanno subiti le vetture di Bjelanovic e Pisano. La pioggia ha poi scoraggiato i presunti tifosi del Toro che attendevano i giocatori per un (quasi certamente duro) confronto. Tornando al calcio giocato, e restando in tema di tifoserie, sono da registrare le dimissioni di Spinelli, licenziato “in diretta” dai tifosi amaranto. Restando nelle zone basse della classifica, con la sconfitta casalinga rimediata dal Cagliari (doppietta di Acquafresca, in giornata di grazia) in gol in appena due occasioni, a cui vanno però aggiunti i quattro-legni-quattro colpiti dagli uomini di Ballardini che fanno del Cagliari la squadra più “legnosa” della Serie A: 14 volte pali o traverse hanno negato ai rossoblu la gioia della rete. Al di là delle statistiche, i tre punti conquistati ai danni del Livorno consentono ai sardi di portarsi a più tre proprio sui labronici e a più due sulla zona retrocessione, in cui al momento si trovano Reggina (30 punti), Empoli (30) e Livorno (29). Poco più in alto il Parma (31) – che però mercoledì recupererà il match della 31esima giornata contro la Juventus –, il Cagliari (32) e il Catania (32). Due punti più alto il già citato Toro, in caduta libera e a rischio. Dal Siena in su tutti tranquilli.

Juventus - Milan 3-2 Download Video Gol: Del Piero 12’ Inzaghi 14’, 30’ Salihamidzic 45’, 80’

Super Salihamidzic e la Juve batte il Milan e si assicura (non ancora matematicamente, ma poco ci manca) un posto nella prossima Champions League, che le consente di tuffarsi sul mercato, per la precisione su Amauri. Il match inizia bene per i bianconeri, in vantaggio al 12’ con Del Piero, innescato da Camoranesi, che infila Kalac con un preciso destro in diagonale. Neanche il tempo di festeggiare che Inzaghi sfiora il pareggio rossonero mandando di poco a lato un cross dalla sinistra di Favalli. Per il pareggio basta attendere appena un minuto, perché lo stesso Inzaghi tanto tempo impiega per farsi trovare pronto al centro dell’area ad insaccare il preciso cross dalla sinistra di Kaká. Un quarto d’ora dopo il Milan passa addirittura in vantaggio, ancora con Pippo Inzaghi, al quarto gol nelle ultime due partite dopo averne realizzato appena uno (decisivo) contro il Palermo nelle prime 31 partite. Il bomber piacentino stavolta si limita a controllare il pallone e a depositarlo nella porta sguarnita in seguito ad un tocco di Bonera che spiazza Buffon, uscito alla disperata sull’ex difensore di Parma e Brescia. A chiudere il primo tempo ci pensa Hasan “Brazzo” (“fratello” in bosniaco) Salihamidzic, lestissimo ad avventarsi sulla respinta di Kalac. Nella ripresa il ritmo del match non accenna a diminuire, anche se le squadre stanno più attente in difesa, ed infatti per vedere la prima rete bisogna attendere l’ottantesimo minuto, quando Salihamidzic, sempre lui, incoccia il pallone servitogli da Camoranesi da un (dubbio) calcio di punizione dalla destra. Per la Juve la partita è in ghiaccio, visto che il Milan è rimasto in dieci al 65’ per un fallaccio di Bonera su Sissoko e non ha più la forza di reagire, anche se un ultimo tentativo lo fa, quando all’ultimo minuto porta anche Kalac in area di rigore alla ricerca del gol del pareggio. Il gol però non arriva né per Kalac né per Del Piero, abilissimo ad infilare la porta (vuota) del Milan dalla propria metà campo, il cui gol non viene però convalidato da Farina, che aveva già fischiato la fine di questo bellissimo match.

Inter - Fiorentina 2-0 Download Video Gol: Cambiasso 55′ Balotelli 62′

Cambiasso e Balotelli, e l’Inter vola. La Fiorentina (intesa come Frey) cerca però in tutti modi di riaprire il discorso scudetto e chiudere quello Champions. I viola, che confermano lo stesso undici che giovedì ha estromesso il Psv Eindhoven dalla Coppa Uefa, nel primo tempo resistono bene agli assalti nerazzurri, cercando ogni tanto di dire la loro anche nella metà campo offensiva. Nella ripresa però in campo c’è un’altra Inter, molto più cinica di quella vista nel primo tempo, che trova la via della rete al 55’, quando Vieira serve Cambiasso al centro dell’area di rigore che batte col piattone destro Frey. Passano sette minuti e l’Inter chiude i conti: Cruz innesca Balotelli, scattato sul filo del fuorigioco, che controlla e a tu per tu con Frey preferisce calciare anziché superare il portiere come fatto contro l’Atalanta domenica scorsa. Il risultato non cambia, visto che il pallone termine in rete anche questa volta. L’Inter continua la propria corsa verso il tricolore, la Fiorentina non si duole di questa sconfitta visti i risultati delle altre pretendenti alla quarta piazza.

Udinese - Roma 1-3 Download Video Gol: Di Natale 51’ Vucinic 64’ Taddei 70’ Giuly 90’

Al Friuli di Udine Roma e Udinese danno spettacolo per tutti i 90 minuti, la vittoria però va alla Roma, brava a non demoralizzarsi dopo il gol friulano ad opera di Di Natale. Nel primo tempo le squadre cercano la via della rete in ogni modo, non riuscendovi. La rete che sblocca il match arriva al 52’, quando Di Natale ringrazia Panucci, che si abbassa per non colpire il pallone senza un benché minimo motivo, e lascia che il pallone finisca sulla testa dell’ex empolese, per il quale battere Doni è un gioco da ragazzi. Il portiere brasiliano non prende bene l’errore del difensore azzurro, e per poco non viene alle mani con lui. A fermarli è Mexes, insolito paciere. La Roma rischia di capitolare, ma la partita cambia volto quando al 64’ Vucinic batte Handanovic e ristabilisce la parità. Altri sei minuti e Taddei porta addirittura in vantaggio gli uomini di fischiatissimo Spalletti. L’Udinese ci prova ancora, ma la Roma chiude i conti al 90, quando Giuly fissa il risultato sul 3-1.

Genoa - Torino 3-0 Download Video Gol: Di Vaio 51’ Borriello 61’ Sculli 68’

Tre punti appena nelle ultime sei partite per i granata, che ora sono ad un passo dalla zona retrocessione, distante appena quattro punti. I tifosi hanno già individuato un capro espiatorio: Walter Novellino, e lo hanno fatto capire alla società in maniera ben poco civile, prima contestandolo a parole e poi passando ai fatti, sfasciando le auto dei non convocati per la trasferta genoana che si trovavano al centro di allenamento Sisport. Il Torino in campo c’è stato per soli 45 minuti, nella ripresa è sparito lasciandosi seppellire dal Genoa. I rossoblu hanno ovviamente approfittato della giornataccia dei granata mandando in rete prima Di Vaio, poi Borriello ed infine Sculli. Il Genoa, ormai salvo, sogna di superare la Samp, il Toro invece inizia a guardarsi in basso, impaurito.

Reggina - Sampdoria 1-0 Download Video Gol: Brienza 35’

La Sampdoria, miglior squadra del girone di ritorno, scivola a Reggio nella rincorsa al quarto posto. I blucerchiati non sono in giornata, e per capirlo basta guardare la partita di uno spento Cassano. Chi non è spento è Ciccio Cozza: il capitano della Reggina gioca un’ottima partita, risultando decisivo. Il passaggio che innesca Brienza al 35’ del primo tempo infatti è opera sua, e all’ex palermitano non resta che saltare Castellazzi (che poi si farà male lasciando spazio all’esordiente Fiorillo) ed infilare il pallone nella porta sguarnita dei blucerchiati. I tre punti conquistati oggi permettono alla Reggina di tornare in corsa per la salvezza, quelli persi dai blucerchiati invece non alterano la situazione delle squadre in lotta per quarto posto.

Livorno - Cagliari 1-2 Download Video Gol: Galante 2’ Acquafresca 10’, 54’

Il Cagliari torna al successo esterno sette mesi dopo il 2-0 rifilato al Napoli alla prima giornata. I sardi vanno subito sotto: Galante infila Storari dopo appena due minuti. Al 10’ però la parità è già ristabilità, a pensarci è Robert Acquafresca, il primo ad avventarsi sulla corta respinta di Amelia sul tiro di Cossu. Al 26’ arriva il primo legno del Cagliari, a colpirlo è Agostini, il cui sinistro da fuori viene deviato e si schianta sulla traversa. Nella ripresa il Cagliari trova il 2-1 al nono, quando Acquafresca infila nuovamente Amelia, e rischia di portarsi addirittura su 3-1 quando l’ex attaccante del Treviso colpisce il palo con un gran colpo di testa su corner dalla destra. Il Livorno segna poi il 2-2, annullato a Galante per via di un fuorigioco di Grandoni. Poco dopo il Cagliari colpisce un altro palo, sempre con Robert Acquafresca, questa volta imbeccato da un colpo di testa dal limite dell’area di Daniele Conti. L’ultimo legno di giornata arriva al 50’, quando il diagonale da sinistra di Matri va ad infrangersi sul palo alla sinistra di Amelia. Il Livorno è ultimo, il Cagliari è fuori dalla zona pericolosa.

Le altre partite:

Palermo - Catania 1-0 Download Video Gol: Miccoli 84’

Napoli - Atalanta 2-0 Download Video Gol: Hamsik 63’ Lavezzi 65’

Lazio - Siena 1-1 Download Video Gol: Mutarelli 45’ Loria 87’

Empoli - Parma 1-1 Download Video Gol: Lucarelli 8’ Giovinco 31’

Gli Highlights di Sky di tutte le partite:

Palermo-Catania
Juventus-Milan
Reggina-Sampdoria
Livorno-Cagliari
Napoli-Atalanta
Parma-Empoli
Lazio-Siena
Udinese-Roma
Genoa-Torino
Inter-Fiorentina

I Gol della 33a Giornata:


scritto da Antonio Giusto
Fonte
: RecontraGolazo

lunedì 7 aprile 2008

Serie A 32a Giornata: Video Highlights

L’Inter è tornata? Questa la domanda che si stanno ponendo in molti dopo il 2-0 con cui gli uomini di Mancini (chissà per quanto ancora) hanno regolato i nerazzurri orobici. Contro l’Atalanta si è rivista la fisicità che aveva fatto dell’Inter la squadra-carro armato capace di schiacciare tutto e tutti nella scorsa stagione e nella prima parte di questa. Fisicità che però era venuta a mancare in marzo e che aveva permesso alla Roma di rifarsi sotto. I giallorossi però rimangono aggrappati al -4 (che in realtà è -5, visto quanto avvenuto negli scontri diretti) grazie alla vittoria agguantata a 10 minuti dalla fine con il Genoa grazie al rigore di De Rossi. In zona-Champions da registrare il pareggio esterno dell’Udinese a Siena, che, di fatto, estromette gli uomini di Marino dalla corsa ad un posto nei preliminari di Champions League. A differenza dell’Udinese, vincono le altre tre pretendenti: il Milan regola per 3-1 il Cagliari sfoggiando il miglior Kaká, la Fiorentina batte 2-0 la Reggina e la Samp del rientrante Cassano (autore dell’assist a Bonazzoli in occasione del secondo gol blucerchiato) conquista i tre punti ai danni del Livorno, che però recrimina, visto il gol annullato a Tavano senza un’apparente motivazione che spinge Spinelli a dichiarare: «Dopo la partita sono andato negli spogliatoi per dire a Romeo che se retrocediamo è per colpa sua». In coda, da registrare il positivissimo esordio di Zenga sulla panchina del Catania, che annichilisce un Napoli comunque volenteroso, come testimoniano i tre pali colpiti dai partenopei. Potrebbe destare scalpore il successo dell’Empoli a Torino contro i granata, ma le tre sconfitte consecutive subite in casa dal Toro nelle ultime tre partite fanno sì che non sia così. Nel posticipo, infine, la Juve dice addio alle residue speranze che nutriva di agguantare la seconda piazza, visto che il Palermo, dopo essersi fatto raggiungere da Del Piero, punisce i bianconeri con una prodezza dai 25 metri di Cassani, al primo gol stagionale.

Atalanta-Inter 0-2 Download Video Gol: 21´ Vieira (Int); 74´ Balotelli (Int)

È tornata la vera Inter? Probabilmente no, ma a Bergamo si è rivista finalmente in campo una squadra che merita la prima posizione in classifica. La rete di Vieira è il simbolo della fisicità ritrovata (secondo Mancini, secondo Del Neri invece il gol del francese è semplicemente il simbolo della furbizia), la rete di Balotelli è invece quella che chiude i giochi almeno per i tre punti nerazzurri, visto che per lo scudetto non c’è ancora nulla di deciso, anche se la vittoria ottenuta a Bergamo da un’Inter in evidente difficoltà è un chiaro segnale alla Roma, che non può permettersi ulteriori amnesie da qui alla fine del campionato se non vuole rischiare che i nerazzurri festeggino il tricolore con qualche giornata d’anticipo.

Roma-Genoa 3-2 Download Video Gol: 14´ Taddei (Rom); 17´ Vucinic (Rom); 58´ Rossi (Gen); 59´ Leon (Gen); 80´ rig. De Rossi (Rom)

Dopo la perla di Vučinić che fissava il risultato sul 2-0 (la prima rete porta la firma di Taddei) al 17° il match sembrava chiuso, ma il Genoa non ne voleva proprio sapere di arrendersi e continuava a dannarsi finché al 58° minuti non è arrivato gol di Marco Rossi, il capitano del Grifone, al quale ha fatto eco dopo neppure 40 secondi la rete di Leon, bravo a battere Doni con un preciso destro da fuori area che l’honduregno festeggia mostrando una maglietta con scritto “Ricordati che Gesù Cristo ti ama”. Dopo il minuto da sogno rossoblu la Roma si getta nuovamente all’attacco, e sugli sviluppi di un corner Borriello atterra scioccamente Taddei. Non ci sono dubbi, è rigore. Dal dischetto trasforma De Rossi e la Roma può continuare ad inseguire l’Inter.

Milan-Cagliari 3-1 Download Video Gol: 7´ Kaka` (Mil); 31´ Inzaghi (Mil); 49´ Conti (Cag); 69´ Inzaghi (Mil)

Kaká è finalmente in giornata, e il risultato del Milan ne trae ovvio giovamento. Il brasiliano impiega appena otto minuti a battere Storari e fissare il risultato sull’1-0. Al 31’ corner dalla destra, il pallone arriva al centro dell’area e Inzaghi salta più in alto di tutti per insaccare il pallone in rete. Nella ripresa il Cagliari prova a riaprire il match, ben conscio del fatto che il Milan a San Siro viaggia al ritmo di una squadra in lotta per non retrocedere. Sul calcio di punizione di Conti nessuno tocca il pallone e deve pensarci Kalac a metterlo in rete. Ci sarebbe il fuorigioco attivo di Canini come parziale giustificazione dal portiere australiano, ma il Cagliari riapre comunque la partita. A chiuderla ci pensa il solito Inzaghi, che fa impazzire mezza difesa del Cagliari, portiere compreso, nei pressi dell’area piccola prima di mettere il pallone del 3-1 in rete. Il Milan può continuare a sognare.

Palermo-Juventus 3-2 Download Video Gol: ‘11 Amauri (Pal); ‘45 Amauri (Pal); ‘52 Del Piero (Juv); ‘71 Del Piero (Juv); ‘89 Cassani (Pal)

Vendetta, non tremenda, ma comunque vendetta. Il Palermo del rientrante Colantuono, esonerato dopo il 5-0 rimediato a Torino all’andata, si vendica in maniera calcistica battendo i bianconeri, che ora non sognano più neppure il secondo posto. Nel primo tempo la partita è di marca rosanero, come testimoniano le due reti del brasiliano Amauri, nel cui futuro potrebbe esserci proprio la Juve, e lui vuole mettere in mostra le proprie doti per fare bella figura: prima segna un gol “alla Del Piero”, di cui è inutile la descrizione, poi, quando si ripete al 49’ sceglie di imitare Trezeguet, visto che la capocciata di cui si serve per castigare per la seconda volta Buffon pare provenire proprio dal repertorio del francese. Nella ripresa però la Juve tira fuori tutta la sua grinta, e riesce a riacciuffare il pareggio con una doppietta di Del Piero che sfiora addirittura la tripletta su calcio di punizione, ma a negargliela è il palo. Nel finale però Cassani decide di balzare agli onori delle cronache e spara in rete con un violento sinistro un pallone mal respinto dalla difesa bianconera. Niente Champions per la Juve, niente zona calda per il Palermo.

Catania-Napoli 3-0 Download Video Gol: 5´ Colucci (Cat); 16´ Spinesi (Cat); 48´ Vargas (Cat)

Miglior esordio in Italia non poteva esserci per Walter Zenga, che sulla panchina dei rossoazzurri coglie una preziosissima vittoria con un Napoli che non pare aver più molto da chiedere al campionato. Il Catania ci mette appena quattro minuti a timbrare per la prima volta il cartellino, ci pensa Colucci, che batte Gianello con un insidioso destro su calcio di punizione da posizione angolata. 12 minuti ed arriva anche il raddoppio, con Spinesi. La terza rete porta la firma di Vargas, che rinuncia all’ormai classico bacio a Spinesi per andarsi a sparare un immaginario colpo alla tempia nei pressi della bandierina. Il Napoli prova a rimontare, ma i pali (colpiti ben tre volte dagli azzurri) gli negano ogni soddisfazione.

ALTRE PARTITE

Fiorentina-Reggina 2-0 Download Video Gol: 23´ Pazzini (Fio); 90´ Mutu (Fio)

Parma-Lazio 2-2 Download Video Gol: 17´ Budan (Par); 35´ Pandev (Laz); 38´ Bianchi (Laz); 43´ Paci (Par)

Sampdoria-Livorno 2-0 Download Video Gol: 67´ Maggio (Sam); 84´ Bonazzoli (Sam)

Siena-Udinese 1-1 Download Video Gol: 69´ Kharja (Sie); 77´ Floro Flores (Udi)

Torino-Empoli 0-1 Download Video Gol: 88´ Vannucchi (Emp)

scritto da Antonio Giusto
Fonte: RecontraGolazo