lunedì 29 settembre 2008

Serie A: 5ª giornata

Sampdoria - Juventus 0-0 Download Video

Senza Trezeguet è un’altra Juve: il francese, probabilmente il miglior uomo d’area dell’ultimo decennio, toccava due palloni a partita e uno lo metteva in rete, cosa pressoché impossibile per Amauri e Del Piero. E se la squadra avversaria ha in panchina un signor allenatore come Walter Mazzarri, abilissimo nel non lasciare spazio all’attacco juventino, il fatto che la porta avversaria resti inviolata non deve sorprendere gli juventini. Nel noioso anticipo di Marassi non succede praticamente nulla, eccezion fatta per un’occasione a testa: Del Piero per la Juve, Sammarco per la Samp. Contro il BATE Borisov la Juve dovrà dimostrarsi più cinica, e lo stesso discorso vale per la Samp: la difesa va bene, ma Cassano è un genio che ha bisogno di inventare per attaccanti veri come Bonazzoli, non per centrocampisti adattati come Delvecchio.

Fiorentina - Genoa 1-0 Download Video Gol: Gilardino

Che Gilardino sia tornato ad essere la macchina da gol vista in azione a Parma è ormai una certezza, ma l’ex milanista non perde occasione per ribadire che, Zarate permettendo, quest’anno sul trono dei cannonieri vuole salirci lui. La vittima di giornata si chiama Genoa, ma il 5-4-1-0 (Olivera non è certo una prima punta) di Gasperini mette in difficoltà i viola per l’intero primo tempo, finché Milito non fa il proprio ingresso in campo al 51’. Con il Principe in campo è tutta un’altra musica, col Genoa subito pericolosissimo proprio col Principe, ma Frey para. Al 16’ della ripresa il gol-partita: il Gila, in fuorigioco di rientro, s’inventata un’imparabile girata che batte Rubinho. Fiorentina in ripresa, Genoa carrarmato in casa e materasso fuori.

Bologna - Napoli 0-1 Download Video Gol Denis

Il Napoli può iniziare a sognare: dopo 5 partite i punti totalizzati sono ben 11, meglio ha fatto solo la Lazio. Contro il Bologna il Napoli scende in campo con qualche titolare in meno del solito, vista l’imminente partita con il Benfica, e per gran parte del match la partita la fa il Bologna, ma Adailton e Di Vaio sono poco precisi. La partita cambia con gli inserimenti di Gargano (62’) e Denis (69’), e sono proprio i due sudamericani a confezionare l’azione del gol-vittoria: corner dalla destra di Gargano e colpo di testa “savoldiano” di Denis. Il Napoli è in festa, il Bologna inizia ad aver paura: dopo il successo di San Siro arrivato alla prima giornata i quattro kappaò consecutivi iniziano a far tremare Arrigoni.

Catania - Chievo 1-0 Download Video Gol Paolucci

Due scatti per il Catania: il primo è quello di Paolucci verso la porta difesa da Sorrentino, che vale l’1-0, il secondo è quello in classifica: con 10 punti nelle prime 5 giornate i rossoazzurri si trovano, neanche tanto a sorpresa, a braccetto con le prime della classe. Contro il Chievo, detto del gol di Paolucci, arrivato con la collaborazione di Malagò, la partita la fa la squadra di casa, che rischia di subire gol solo al 30’ della ripresa, quando Bogdani colpisce un clamoroso palo, imitato nel recupero da Baiocco.

Lecce - Cagliari 2-0 Download Video Gol Giacomazzi, Castillo

Il Lecce continua a metter punti-salvezza in cascina, la vittima stavolta è il derelitto Cagliari di Allegri (mangerà il panettone?). Per sbloccare il match bisogna attendere il 34’, quando Giacomazzi segna un golazo: controllo e tiro dai 30 metri che non lascia scampo a Marchetti. Il Cagliari ci prova con Biondini e Acquafresca, ma non è giornata, e nella ripresa arriva anche il 2-0, con Castillo, che chiude il contropiede nato da un errore a centrocampo del neoentrato Jeda.

Palermo - Reggina 1-0 Download Video Gol Miccoli

Terza vittoria su quattro partite per il Palermo di Ballardini, squadra ritrovata che sta finalmente facendo vedere quanto prometteva in avvio di campionato. Contro la Reggina poteva anche finire diversamente: dopo l’arcigna difesa sfoderata nel primo tempo dagli uomini di Orlandi solo l’encomiabile fair play di Brienza nega il gol agli amaranto, che vengono puniti poco dopo da Miccoli, bravo a sfruttare la propria classe per punire uno dei rari errori della difesa calabrese. Palermo in gran forma, Reggina penultima e conscia che anche quest’anno serve un miracolo per la salvezza.

Roma - Atalanta 2-0 Download Video Gol: Panucci, Vucinic

Un calcio alla crisi? Non proprio: per ora si tratta di tre punti guadagnati con merito ma senza il classico bel gioco, ma ci può stare, vista la marea di assenze tra cui spiccano quelle di Totti e De Rossi. Con le chiavi del centrocampo in mano – anzi, tra i piedi – di Aquilani (è fuori anche Pizarro) i primi 15 minuti sono di marca atalantina, con la Roma brava a concretizzare la prima occasione avuta: Panucci, con l’involontaria collaborazione di Manfredini, trova l’1-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il 2-0 arriva al 31’, quando Menez (grandi mezzi tecnici, ma non ha ancora capito di che pasta sono fatti i difensori italiani) trova Vucinic, che si gira e batte Coppola. Del Neri sostituisce le ali Padoin e Defendi con De Ascenctis e Valdes, ma il gol non arriva, come del resto le occasioni: appena una, capitata sul destro di Valdes, in tutto il secondo tempo. La Roma torna in marcia in campionato in attesa di fare lo stesso in Champions, dove mercoledì affronterà il Bordeaux, l’Atalanta esce sconfitta dall’Olimpico ma comunque soddisfatta dei 9 punti accumulati nelle prime cinque giornate.

Torino - Lazio 1-3 Download Video Gol: Pandev, Zarate, Zarate, Amoruso

La Lazio sta dimostrando giornata dopo giornata di essere ben più che una sorpresa di inizio campionato, tanto che Zarate inizia addirittura a cullare sogni tricolori: «Non scherzavo, vinciamo lo scudetto», le parole della rivelazione (da me preannunciata in tempi non sospetti) del campionato. Il Toro invece è apparso un po’ superbo, forse illuso dai positivi risultati delle primissime giornate di poter ambire addirittura all’Europa. I primi minuti danno però ragione al Toro, che fa la partita, ma alla mezz’ora Pandev fa 1-0 sfruttando la gran giocata di Zarate. Nella ripresa, oltre ad un palo di Mauri (16’) sono proprio le giocate dell’argentino ad indirizzare la partita sui binari biancocelesti: al 18’ una bordata dai 25 metri non lascia scampo a Sereni; al 38’ il gol lo subisce… Ventola, improvvisato sostituto di Sereni, espulso per fallo su Brocchi. C’è poi tempo per altri due rossi (Pratali, espulso per somma di ammonizioni all’88’, e De Biasi, allontanato dalla panchina per poteste al 91’) e per il gol della bandiera di Amoruso, realizzato al 92’.

Udinese - Siena 2-1 Download Video Gol: Quagliarella, Pepe, Kharja

Quando l’Udinese gioca per far gol è sempre uno spettacolo, e la prima mezz’ora del Friuli ne è la dimostrazione: gli uomini di Marino si portano sul 2-0 con due bei gol di Quagliarella (22’) e Pepe (29’), che paiono chiudere la partita. Il Siena non ci sta, e riapre il match con Kharja, fortunato su un rimpallo a distanza ravvicinata dalla porta. Nella ripresa Di Natale mette in mostra il proprio repertorio, ma il Siena sfiora due volte il pari prima con Maccarone e poi con Frick.

Milan - Inter 1-0 Download Video Gol: Ronaldinho

L’Inter non è imbattibile e il Milan è il suo primo rivale nella lotta per il titolo. Il primo derby italico dello Special One è contraddistinto da un iniziale attendismo da parte di entrambe le squadre, terrorizzate al pensiero di andare in svantaggio, che si chiudono a riccio nelle rispettive metà campo. Per vedere qualcosa bisogna attendere il 14’, quando Zambrotta è costretto a calciare dai 30 metri vista l’assenza di compagni smarcati. Perché Julio Cesar prenda paura occorrono altri dodici minuti, quando Kaká e Ronaldinho dettano in armonia sulla sinistra, col mancino del numero 80 respinto in corner dal connazionale nerazzurro. Altri 12’ e il Milan trova l’1-0: Kaká, in millimetrico fuorigioco, scatta sulla destra e crossa al centro, dove Ronaldinho è libero di staccare ed indirizzare il pallone nell’angolino alto alla sinistra di un incolpevole Julio Cesar. La partita per il Milan diventa in discesa: difesa impeccabile e contropiedi affidati all’estro del trio d’attacco brasileiro. Mourinho capisce quindi che c’è bisogno di una scossa, e butta nella mischia Cruz e Adriano, che vanno a comporre con Quaresma ed Ibrahimovic un inusuale rombo d’attacco che non sortisce gli effetti sperati: perché l’Inter metta paura ad Abbiati bisogna attendere il rosso a Burdisso (76’) e l’ingresso in campo di Stankovic per Vieira, con il serbo che ci prova da lontano ma trova le manone dell’ex portiere dell’Atlético Madrid a negargli la gioia del gol. Gli ultimi minuti sono contraddistinti dai tentativi di assalto da parte dell’Inter, capace di rendersi pericolosa dalle parti di Abbiati solo al 92’ con Adriano, che si divora l’1-1. L’ultima occasione è per Ibra, che calcia alto da fuori area. Per il Milan sono tre punti tutto sommato meritati, che sarebbero probabilmente arrivati anche senza l’aiuto dell’arbitro (e non lo dico io, che sono interista, sono parole di Mughini, il che è tutto un dire…), l’Inter mourinhana perde la prima partita stagione, ma può facilmente consolarsi: è ancora la prima big in classifica, visto che Milan, Juve e Roma sono dietro.

Scritto da Antonio Giusto

Fonte: RecontraGolazo

CLASSIFICA
Lazio 12, Napoli 11, Catania, Inter e Udinese 10, Atalanta, Juventus, Milan e Palermo 9, Fiorentina, Lecce e Roma 7, Genoa 6, Chievo Verona, Siena e Torino 5, Sampdoria 4, Bologna 3, Reggina 1, Cagliari 0

MARCATORI
6 gol: Zarate (Lazio)
4 gol: Miccoli (Palermo), Milito (Genoa), Pandev (Lazio)
3 gol: Amauri (Juventus), Gilardino (Fiorentina), Hamsik (Napoli)

venerdì 26 settembre 2008

Serie A: 4ª giornata



Genoa - Roma 3-1 Download Video Gol: 4′ Sculli, 28′ De Rossi, ‘61 Milito, 88′ Milito

Crisi giallorosa chiusa dallo scintillante secondo tempo contro la Reggina? Macchè, a Marassi il Genoa si impone 3-1 confermandosi ammazzagrandi. La partita inizia con il gol dei rossoblù, marcato da Sculli, che batte Doni in uscita. La Roma reagisce al 28’, con De Rossi, che deve colpire due volte di testa per insaccare il pallone alle spalle di Rubinho. Il gol sembra dare nuova linfa alla Roma, che in effetti si dimostra in ripresa, almeno fino al gol di Milito, che al quarto d’ora della ripresa raddoppia anche grazie ad un fortunoso controllo di faccia. La Roma però è ancora in campo, e trova il 2-2 con Panucci, ma il gol non viene convalidato per un inesistente fuorigioco. È una mazzata per la Roma, che poco dopo perde anche De Rossi, espulso, e per la certezza della sconfitta i giallorossi devono attendere il 43’, quando Milito prende in controtempo Doni con un gran sinistro sul secondo palo. La Roma, 4 punti in altrettante partite in questo deludentissimo avvio di campionato deve guardarsi dall’Atalanta, seconda in classifica, che domenica sarà di scena all’Olimpico. Il Genoa ammazzagrandi è a quota 6, frutto di due successi interni con Milan e Roma, e sabato tocca alla Fiorentina…

Inter - Lecce 1-0 Download Video Gol: 79′ Cruz

Quattro giornate appena, tanto è bastato a José Mourinho per issarsi in vetta alla classifica della Serie A. I tre punti ottenuti contro il Lecce mentre la Juventus impattava 1-1 con il Catania fanno sì che i nerazzurri possano guardare tutti dall’alto in basso, ma questo successo è merito di uno che guardava praticamente tutti, Crespo escluso, dal basso verso l’alto: nelle gerarchie offensive il match-winner Julio Cruz partiva (all’imperfetto: quanto fatto ieri gli vale almeno un passo in avanti) dietro l’imprescindibile Ibrahimovic, il redivivo Adriano ed il frizzante Balotelli. Contro il Lecce, barricato nella propria metà campo sin dal primo minuto di gara, l’Inter era partita con il consueto – ma sorprendente: che fine aveva fatto il turnover preannunciato? – 4-3-3, evolutosi in 4-2-4 nella ripresa, quando i due interni di centrocampo Stankovic e Vieira avevano lasciato spazio a Maicon e Quaresma, necessari perché la fascia destra nerazzurra prendesse vita. L’ingresso dei due lusofoni non porta i risultati sperati, e così Mourinho si gioca la carta-Cruz, probabilmente perché a conoscenza della straordinaria percentuale realizzativi dell’argentino quando subentra a partita iniziata. Nell’offensivissimo (Maicon terzo di destra in difesa e Cruz trequartista, tanto per fare due esempi) 3-2-3-2 nerazzurro le occasioni faticano ad arrivare, ma a dieci minuti dal termine della gara un cross di Maicon dalla trequarti trova Ibrahimovic, che di testa serve l’accorrente Cruz per l’1-0. Per l’Inter la testa della classifica è un meritato riconoscimento al cinismo visto finora, per il Lecce una sconfitta che tutto sommato ci sta e che lo lascia a quota 4 in classifica, in ottima compagnia: Roma e Fiorentina.

Juventus - Catania 1-1 Download Video Gol: 16′ Amauri, 68′ Plasmati

Se l’Inter è cinica e fortunata (tre autogol in quattro partite di campionato), la Juve è l’esatto opposto: poca freddezza sotto porta e tanta sfortuna (due pali e un rimbalzo che ha colto di sopresa Chiellini in occasione del pari del Catania). Il gol della Juve, arrivato dopo appena 16 minuti con Amauri, bravo a sfruttare l’assist di uno straripante Giovinco. Il primo tempo finisce 1-0 per i padroni di casa, ma nella ripresa Zenga ha l’intuizione che vale il pari: fuori Llama e dentro Plasmati. Il gigante che aveva fatto prendere paura all’Inter dieci giorni fa trova l’1-1 grazie ad un rimbalzo che inganna Chiellini, il quale liscia il pallone su cui si avventa il gigante catanese. La reazione della Juve è furiosa, i bianconeri si gettano all’attacco con un’impressionante furia agonistica, ma la porta del Catania è blindata, e la sfortuna si fa sentire quando prima Del Piero e poi Amauri colpiscono il palo nella stessa azione. Molte altre occasioni per i bianconeri, ma al fischio finale è 1-1, con la Juve che si ritrova terza, scavalcata dalla strana coppia formata da Lazio e Atalanta. Il Catania è invece a 7 punti, tre dalla vetta, e si gode questo bel momento.

Lazio - Fiorentina 3-0 Download Video Gol: 51′ Mauri, 55′ Pandev, 59′ Siviglia

Due partite a settimana per la Fiorentina sono troppe, una partita a settimana, eccezion fatta per i turni infrasettimanali, sono invece la dose giusta per la Lazio. I viola, alla settima partita della stagione, sono evidente fuori condizione, anche se Frey, l’unico che appare in uno stato accettabile, riesce a mantenere il risultato sullo 0-0 per i primi 45’. Nella ripresa però la Viola non ha più benzina, mentre gli aquilotti biancazzurri, privi dell’impegno europeo che ne ha stravolto la passata stagione, iniziano a volare: sulla traversa di Zarate (serataccia sotto il profilo realizzativi per lui, che resta comunque in vetta alla classifica marcatori, pur appaiato al connazionale Milito) arriva Mauri, che in rovesciata fa 1-0. Quattro minuti, e Pandev batte Frey da distanza ravvicinata. Altri 240 secondi, e la Lazio fa 3-0 con Siviglia, che sfrutta la dormita della difesa viola sugli sviluppi di un corner dalla sinistra. La Lazio è seconda, con tre vittorie in quattro partite, la Fiorentina invece si trova nella metà destra della classifica dopo quattro partite.

Reggina - Milan 1-2 Download Video Gol: 24′ Borriello, 59′ Corradi, 73′ Pato

Il Milan ribadisce a Reggio Calabria che per vincere bastano un Pallone d’oro, Kaká, e un progetto di Pallone d’oro, Pato. Con Shevchenko e Ronaldinho comodamente seduti in panchina i rossoneri il Milan si porta sull’1-0 con Borriello, ex della partita, al 24’, ed il risultato rimane tale sino all’ingresso in campo di Shevchenko, datato 58’. Nemmeno sessanta secondi e Corradi trafigge Abbiati con la complicità di un disastroso Kaladze. È a questo punto che entrano in scena il Pallone d’oro ed il progetto di Pallone d’oro: minuto numero 28 della ripresa, Kaká serve Pato all’altezza del dischetto, il “Papero” calcia di prima intenzione e fa 2-1, che sarà poi il risultato finale visto l’improduttivo forcing finale degli amaranto. Il Milan guarda al derby con ritrovato ottimismo, la Reggina inizia a preoccuparsi.

Napoli - Palermo 2-1 Download Video Gol: 14′ Hamsik, 75′ Zalayeta, 83′ Miccoli

Atalanta - Cagliari 1-0 Download Video Gol: 79′ Floccari

Bologna - Udinese 0-3 Download Video Gol: 13′ D’Agostino, 20′ Floro Flores, 73′ Pepe

Chievo - Torino 1-1 Download Video Gol: 40′ Bianchi, 50′ Marcolini

Siena - Sampdoria 0-0

CLASSIFICA
Inter 10, Atalanta e Lazio 9, Juventus e Napoli 8, Catania e Udinese 7, Genoa, Milan e Palermo 6, Chievo Verona, Siena e Torino 5, Fiorentina, Lecce e Roma 4, Bologna e Sampdoria 3, Reggina 1, Cagliari 0.

MARCATORI
4 gol: Milito (Genoa), Zarate (Lazio).
3 gol: Amauri (Juventus), Hamsik (Napoli), Miccoli (Palermo), Pandev (Lazio).

Scritto da Antonio Giusto

martedì 23 settembre 2008

Serie A: 3ª giornata

Roma - Reggina 3-0 Download Video Gol: 45′ Panucci, 51′ Aquilani, 90′ Perrotta

È tornata la Roma? A giudicare dal secondo tempo di sabato sera pare proprio di sì. Dopo un brutto primo tempo chiuso in vantaggio dalla Roma grazie all’involontario assist di Valdez per Taddei, bravo poi a pescare a Panucci davanti alla porta per il gol dell’1-0, nella ripresa Aquilani delizia l’Olimpico con un bolide mancino che non lascia scampo a Campagnolo, battuto per la seconda volta. Con la sicurezza del doppio vantaggio la Roma può giocare come sa, divertendo e, soprattutto, divertendosi, ed il maggior beneficiario di questa situazione è Jérémy Menez, finalmente sui suoi livelli dopo le prime, opache, prestazioni in giallorosso. Bene anche Vucinic, Perrotta e Totti, con il capitano che in15 minuti fa le prove generali per il vero rientro, inventando e propiziando il gol di Perrotta, che in chiusura di match ribadisce in porta la corta respinta di Campagnolo sul destro di Totti da fuori area. Per la Roma sono tre punti scacciacrisi, anche se per poter dire di essere uscita dal tunnel la squadra capitolina dovrà ripetersi in campionato ma anche, e soprattutto, in Champions League, dove è attesa al Chaban-Delmas (nuovo nome del vecchio Parc Le scure) dal Bordeaux. Reggina già penultima: anche quest’anno servirà un miracolo per rimanere in A.

Cagliari - Juventus 0-1 Download Video Gol: 39′ Amauri

Avevo pronosticato la Juventus come più plausibile antagonista dell’Inter, e dopo tre giornate la classifica mi sta già dando ragione: bianconeri primi a quota 7, come l’Inter. Agli uomini di Ranieri per vincere a Cagliari basta una girata di Amauri, anche se l’italo-brasiliano – ormai lo si può considerare tale – ne aveva messe dentro due, solo che la prima era stata invalidata dall’arbitro a causa di un fallo di Iaquinta, che pare il perfetto partner d’attacco di Amauri, anche se l’ex palermitano ha fatto faville anche con Del Piero. Tornando alla partita, la Juve non è ancora riuscita a correggere i difetti evidenziati contro l’Udinese la scorsa settimana, ovvero la poca concretezza sotto porta. Se contro i friulani due settimane fa c’erano voluti quasi 70 minuti per sbloccare la partita, contro il Cagliari non si è riusciti a chiuderla, rischiando addirittura un clamoroso pari al 90’, quando è servito un super Manninger (Buffon fuori all’intervallo per problemi agli adduttori) per neutralizzare il destro al volo di Matri. La Juve è meritatamente in testa alla classifica, il Cagliari sul fondo e ancora senza punti, le domande sono ovvie: perché Ballardini è stato lasciato andar via? E quanto durerà ancora Allegri?

Fiorentina - Bologna 1-0 Download Video Gol: 37′ Gilardino

Gilardino è tornato, e non perde occasione per ribadirlo. Tre gol in Champions League tra preliminari e fase a gironi, due in campionato, entrambi decisivi ai fini del risultato, e se contro la Juve la sua marcatura era servita per agguantare il pari in extremis, contro il Bologna l’incornata del “violinista” frutta tre punti. Nel derby dell’Appennino la Fiorentina si dimostra assai sprecona, con Santana disastroso in zona gol, ma non si può certo dire che il Bologna abbia fatto di meglio a livello di percentuale realizzativa, dato che le poche occasioni capitate ai rossoblù non sono state concretizzate. Per la Fiorentina si tratta del primo successo stagionale, il Bologna farebbe bene ad interrogarsi se il successo sul Milan sia stato casuale o meno, dato che contro Atalanta e Fiorentina sono arrivati due 1-0 bugiardi, dato che gli avversari sono stati clementi in entrambe le occasioni in fase di realizzazione.

Palermo - Genoa 2-1 Download Video Gol: 39′ Cavani, 59′ Bovo, 90′ Milito

Simplicio come Re Mida: tutto ciò che tocca si trasforma in oro. Per ulteriori informazioni chiedere alle sue vittime, Roma e Genoa, ed ai fortunati destinatari delle sue invenzioni, Miccoli e Cavani, con il secondo ieri beneficiario della genialità calcistica dell’ex sanpaolino, che gli ha tagliato la difesa del Genoa a mo’ di burro con un pallone filtrante che Cavani ha insaccato senza difficoltà. Il 2-0 nella ripresa con Bovo, che supera Rubino con un destro al fulmicotone da circa 30 metri. Cavani ha anche il tempo di mangiarsi il 3-0 prima dell’1-2 di Milito al novantesimo, ma il gol del Principe (che nel primo tempo aveva colpito un’assurda traversa con un meraviglioso destro a giro che meritava di terminare in rete la propria corsa) serve solo a rendere meno amara una sconfitta che sarebbe potuta non essere tale se Olivera non si fosse divorato il 2-2 all’ultimo secondo.

Torino - Inter 1-3 Download Video Gol: 24′ aut. Pisano, 26′ Maicon, 59′ Ibrahimovic, ‘76 Abbruscato

L’Inter è sempre la solita, un’inarrestabile corazzata, quello nuovo è Adriano: non più una carcassa che vaga per il campo senza voglia né meta, ma neppure il micidiale bomber ammirato tra il 2002 e il 2005: si è evoluto in un giocatore totale, con un raggio d’azione che va dall’area propria a quella avversaria, che difende e attacca, che corre ed imposta. In alcuni frangenti il sottoscritto ha addirittura avuto l’impressione che l’Imperatore (qualche altra prestazione del genere e potremo tornare a chiamarlo così) giostrasse alle spalle di Ibra e Mancini. Dopo questo elogio ad Adriano, parliamo della partita, dominata dall’Inter per 70 minuti buoni. In avvio di gara meglio il Toro, ma a cavallo tra il 24’ e il 26’ l’Inter indirizza la partita sui propri binari con l’autogol di Pisano, che devia nella propria porta il crossa dalla destra di Mancini, e Maicon, che scarica all’incrocio dei pali un temibile destro da fuori area che non lascia scampo a Sereni. Al riposo si va sul 2-0, ma nella ripresa l’Inter triplica con Ibrahimovic in contropiede e mette paura al Toro in più di un’occasione in campo aperto, in cui l’Inter ha dimostrato ancora una volta di sapersi muovere divinamente. A venti minuti dal termine Mourinho inserisce Balotelli e Quaresma al posto di Adriano e Mancini, e la leziosità dei due neo entrati convince Säumel a suonare la sveglia. La voglia del Toro produce un gol ed una traversa, che rendono meno amara la sconfitta ma fanno sorgere un dubbio al Toro: se si fosse giocato per tutti i 90’ in quella maniera come sarebbe andata a finire. Siccome nel calcio posto per i “se” non ce n’è, l’1-3 è il risultato finale, con l’Inter di Mourinho che si issa in vetta alla classifica vogliosa di non scenderne più sino al termine del campionato.

Udinese - Napoli 0-0 Download Video Gol

Zero gol ma tante emozioni, almeno in proporzione al risultato, al Friuli di Udine. Nella prima frazione di gara Di Natale ed il «Niño Maravilla» Alexis Sanchez danno spettacolo facendo ammattire i rispettivi marcatori, Santacroce e Vitale. Entrambi meriterebbero l’espulsione per doppia ammonizione, ma il deludente Orsato (giornata nera per il fischietto di Schio) grazierà l’ex del Lanciano sventolando il rosso in faccia a Santacroce. Prima dell’espulsione dell’ex bresciano (giunta al 27’ del secondo tempo) c’è molto da raccontare, a partire dal palo di Blasi, arrivato dopo appena trenta secondi di gioco nella ripresa. Un palo anche per l’Udinese, con Inler che riesce a sorprendere Iezzo fuori dai pali ma non a trafiggerlo con un sinistro da fuori area. L’Udinese recrimina per un rigore su Alexis Sanchez, il migliore in campo, ma lo 0-0 appare un risultato giusto, che accontenta entrambe le squadre.

Milan - Lazio 4-1 Download Video Gol: 8′ Seedorf, 26′ Zarate, 35′ Zambrotta, 49′ Pato, 60′ Kakà

4-1-2-1-2, questa la formula magica del Milan. Complice l’infortunio di Pirlo (che ne avrà per due mesi circa) davanti alla difesa c’è Gattuso, autore di un recupero-lampo dopo l’infortunio alla mano sinistra patito con la Nazionale. Ai suoi lati Ambrosini e Seedorf, in posizione di trequartista Kaká, di nuovo “a casa” dopo le numerose apparizioni in veste di seconda punta, ruolo in cui giostra Pato, con Borriello centravanti. Pato e Borriello più Kaká e Seedorf (altro che il paralitico Ronaldinho visto finora), e il Milan dà spettacolo sin da subito, tanto che bastano appena otto minuti per il vantaggio, ad opera di Seedorf, che insacca dopo una combinazione con… Ledesma. La Lazio non si dà per vinta, anzi, si riversa nella metà campo milanista impensierendo Abbiati, trafitto al 26’ dall’ormai solito Zarate, che si sta rivelando in tutto il splendore ai calciofili italiani. La rete dell’ex stella del Velez si rivelerà però inutile, complice la pessima serata di Carrizo: al 35’ il portiere della Selección si fa sorprendere da Zambrotta, che lo trafigge dai 30 metri. Al riposo si va sul 2-1 per il Milan, ma nella ripresa la Lazio o, per meglio dire Zarate, prova a reagire, ma il Milan fa 3-1 con Pato, che di testa concretizza il cross di Jankulovski dalla sinistra. Il Milan – inteso come squadra al completo, non come singolo in gran serata – dà spettacolo: vedere giocare come una squadra tutti quei piedi buoni (entrerà anche Ronaldinho, anche se il suo destro verrà deviato sulla traversa in chiusura di gara) è una qualcosa di sublime, ed il merito è tutto di Ancelotti, che complice anche l’infortunio patito da Pirlo ha trovato la giusta formula per far convivere le proprie stelle e portare a casa il primo successo in campionato. La Lazio dal canto non può certo gioire, ma 6 punti dopo tre partite sono comunque un bel bottino.

Lecce - Siena 1-1 Download Video Gol: 39′ Ficagna, 57′ Caserta

Catania - Atalanta 1-0 Download Video Gol: 59′ Paolucci

Sampdoria - Chievo 1-1 Download Video Gol: 49′ Franceschini, 51′ Langella

CLASSIFICA
Inter e Juventus 7, Atalanta, Catania, Lazio e Palermo 6, Napoli 5, Chievo Verona, Fiorentina, Lecce, Roma, Siena, Torino e Udinese 4, Bologna, Genoa e Milan 3, Sampdoria 2, Reggina 1, Cagliari 0.

MARCATORI
4 gol: Zarate (Lazio).
2 gol: Amauri (Juventus), Aquilani (Roma), Caserta (Lecce), Cavani (Palermo), Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Hamsik (Napoli), Ibrahimovic (Inter), Miccoli (Palermo), Milito (Genoa), Pandev (Lazio).

Scritto da Antonio Giusto

Fonte: RecontraGolazo

giovedì 18 settembre 2008

Serie A: 2ª giornata

Ecco i risultati commentati della 2a Giornata di serie A e tutti gli Highlights di Sky:

Palermo - Roma 3-1 Download Video Gol: 8′ Julio Baptista, 19′ Miccoli, 57′ Miccoli, 73′ Cavani

Ballardini nuovo Mazzarri? Perché no: dopo il miracolo-Cagliari, che tanto ricorda l’impresa realizzata da Mazzarri alla guida della Reggina, l’ex calciatore del Cesena ha la grande occasione di mettersi in mostra su una panchina di alto livello, e se il buon giorno si vede dal mattino sembra proprio che non se la lascerà scappare. Il “mattino” della partita con la Roma non è però positivo per i rosanero, sotto all’8’ dopo una grande azione sull’asse Okaka-Aquilani-Baptista, concretizzata dal brasiliano. Dopo i primi dieci minuti di sbandamento, i rosanero prendono le redini del gioco, e Miccoli al 20’ pennella un capolavoro che non lascia scampo a Doni. Dopo il pari la Roma sparisce dal campo, lasciando la scena al Palermo: Simplicio e Miccoli incantano, e nella ripresa una verticalizzazione del brasiliano per il talento salentino significa 2-1 Palermo. La Roma non riesce a reagire e un’altra invenzione di Simplicio mette Cavani davanti a Doni, e l’uruguagio non si fa pregare per mettere a segno il primo gol stagionale. Se il Palermo è questo, può essere la sorpresa del campionato, se la Roma è questa, può essere la delusione del campionato.

Inter - Catania 2-1 Download Video Gol: 42′ Plasmati, 43′ Quaresma, 48′ Terlizzi (aut)

Tabellino compilato in sette minuti a cavallo tra il primo ed il secondo tempo: dopo un sostanziale dominio nerazzurro non concretizzato dagli avanti della squadra casalinga, il Catania trova – molto a sorpresa – la rete del vantaggio con il lungagnone (199 cm) Plasmati, bravo ad approfittare dell’errore difensivo avversario: a marcarlo sul cross dalla sinistra di Tedesco c’era Sulley Muntari, che gli rende 20 centimetri, e per l’ex giocatore del Taranto è un gioco da ragazzi battere Julio Cesar di testa. Passa un minuto, e l’Inter pareggia i conti con… Mascara, la cui deviazione è decisiva sulla trivela di Quaresma dalla destra, che non lascia scampo a Bizzarri. Prima del termine della prima frazione c’è anche il tempo per il rosso a Muntari, che paga la cattiva fama fattasi in Italia e la bravura di Tedesco nel simulare (futuro da attore per lui?): Damato non ha dubbi ed espelle il ghanese (nella ripresa invece non ammonirà neppure Maxwell, fortunato a rifilare la manata a Mascara, uno che di recitazione non se ne intende). Detto del rosso a Muntari, la rete del definitivo 2-1 per l’Inter la mette nuovamente a segno un calciatore etneo: stavolta è Terlizzi a battere Bizzarri, ancora una volta in ritardo. Dopo il vantaggio l’Inter, incurante dell’inferiorità numerica, amministra la gara rendendosi spesso pericolosa dalle parti di Bizzarri, senza però riuscire a bucarlo per la terza volta.

Genoa - Milan 2-0 Download Video Gol: 30′ Sculli, 90′ Milito

Si può parlare di squadra in crisi dopo due giornate? No di certo. Però è normale farlo se la squadra in questione, il Milan, ha vinto appena una delle otto partite da 90’ disputate da luglio ad oggi. Il passo falso interno col Bologna era stato a dir poco clamoroso, visto ciò che il Milan ed i propri dirigenti (Ancelotti no, lui Shevchenko e Ronaldinho li avrebbe volentieri lasciati nei sogni di Berlusconi) credevano di essere: un’invincibile armata per cui lo scudetto sarebbe stata una semplice formalità, vista l’assenza della Champions-prosciugaenergie. La realtà è però ben diversa: l’attacco è sì assai numeroso, ma tante alterative portano confusione: Kaká, Ronaldinho, Seedorf, Pato e Borriello (senza contare l’infortunato Inzaghi) sono troppi per tre posti in avanti, e cercare di farli convivere non è impresa facile. Aggiungiamo poi che la difesa, dove Maldini (40 anni e sentirli) non è più quello di un tempo, ma resta comunque la più valida alternativa allo svagato Kaladze di questo periodo ed ai fragili Nesta e Senderos. Ancelotti, che di questo illogico mercato non voleva saperne, è ovviamente quello che rischia di pagare per tutti, ed il due a zero con il Genoa potrebbe essere la sua ultima partita da allenatore rossonero: i gol con cui Sculli – terza marcatura al Milan in carriera – ed il “Principe” Milito hanno affondato il Diavolo sono solo la logica conseguenza di una partita in cui i rossoblu si sono dimostrati superiori ai rossoneri sotto ogni punto di vista, a partire da quello fisico.

Juventus - Udinese 1-0 Download Video Gol: 67′ Amauri

L’1-0 finale non rende giustizia alla Juve, nettamente superiore all’Udinese nel corso dei novanta minuti. I bianconeri friulani, che affrontano la trasferta col solo scopo di non prenderle, giocano di fatto con un 5-3-1-1, con il solo Di Natale a supporto di Quagliarella ed i due esterni di centrocampo, Motta e Pasquale, praticamente sempre impegnati ad aiutare la difesa in posizione di terzini. Per questo motivo la Juve deve penare un tempo e mezzo, nel quale verranno colpiti due legni da Amauri e Poulsen, prima di portarsi in vantaggio. Il gol lo firma Amauri, il cui colpo da biliardo non lascia scampo ad Handanovic, autore comunque di una prova assai positiva. Nel finale Floro Flores, anziché concludere a rete preferisce cercare il rigore, che De Marco non gli concede. Negli ultimi cinque minuti spazio a Trezeguet e Del Piero, in campo per farsi una corsetta in vista dell’appuntamento infrasettimanale con lo Zenit di San Pietroburgo, di cui saranno sicuri protagonisti.

Lazio - Sampdoria 2-0 Download Video Gol: 7′ Zarate, 72′ Pandev

L’avevo detto e continuo a ripeterlo: Zarate farà benissimo. Dopo la doppietta al Cagliari nella prima giornata, un’altra – splendida – marcatura contro la Sampdoria, seconda vittima stagionale dei biancocelesti. La partita però rischia di finire sui binari doriani dopo quattro minuti, ma un deludente Cassano si fa anticipare da Lichtsteiner a pochi passi dalla porta difesa da Carrizo. Tre minuti e la Lazio trova il colpo dell’1-0 con Zarate: magnifico movimento spalle alla porta e sinistro a giro imparabile per Mirante. La Samp cerca il pareggio, ma dopo svariati – e vani – tentativi arriva il 2-0 laziale che chiude i conti, a confezionarlo Brocchi e Pandev, con il macedone che aggancia perfettamente il lancio dell’ex milanista prima di concludere con il destro. I problemi della Samp in fase di realizzazione sono evidenti dopo appena due giornate, ma la condizione degli attaccanti blucerchiati migliorerà; la Lazio dal canto suo può godersi i sei meritatissimi punti accumulati nelle prime due partite, evento che non accadeva dal 2002.

Napoli - Fiorentina 2-1 Download Video Gol: 40′ Mutu, 48′ Hamsik, 70′ Maggio

Ci pensano gli uomini di Reja a risollevare il morale dei polemici ultras partenopei sconfiggendo la Fiorentina. Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio con una traversa per parte (Mutu e Lavezzi) proprio nel finale della prima frazione di gara la Fiorentina trova il vantaggio con Mutu, innescato da un perfetto colpo di tacco di Gilardino, e poco importa se l’attaccante romeno è in fuorigioco: la bellezza del gol resta. Al Napoli lo svantaggio irregolare non va giù, e nella ripresa bastano appena tre minuti a Marek Hamsik (due gol in altrettante partite, può fare addirittura meglio dell’anno scorso) per riportare in parità l’incontro, infilando il pallone in porta da pochi passi dopo una straordinaria azione di Lavezzi. La Fiorentina vorrebbe qualcosa in più, ma il Napoli non ci sente, e continua ad attaccare alla ricerca del 2-1, che arriva puntualmente con Maggio, 56 partite e due reti in maglia viola tra il 2003 e il 2006.

Bologna - Atalanta 0-1 Download Video Gol: 9′ Guarente

Massimo risultato – 6 punti in due partite – con il minimo scarto, questa l’Atalanta di inizio campionato. Contro un Bologna tutto italiano, almeno dal primo minuto, visto che a gara in corso Mudingayi subentrerà a Mingazzini, i nerazzurri di Del Neri partono bene, e dopo soli nove minuti possono già esultare per il gol di Guarente. La prima marcatura in A del 23enne pisano è frutto di un errore della difesa bolognese, tutt’altra cosa rispetto a quella vista a San Siro contro il Milan. A dir la verità, è l’intera squadra a non essere al livello di quella vittoriosa contro il Milan due settimane fa: i rossoblù sono brutti ed inconcludenti, e l’Atalanta ringrazia portando a casa tre punti meritati.

Reggina - Torino 1-1 Download Video Gol: 13′ Amoruso, 43′ Di Loreto (aut)

Il ritorno a Reggio di Bianchi e Amoruso si conclude con un 1-1 che scontenta entrambe le squadre: il Toro aveva i mezzi per fare di più, ma non ci è riuscito, facendo imbestialire capitan Rosina, la Reggina può invece rammaricarsi per i due pali colpiti da Carmona e Barillà in avvio di gara. Dopo i due legni amaranto il Toro aveva trovato il vantaggio con Amoruso, autore di un gran bel gol, ovviamente non festeggiato. Poco prima dell’intervallo il pari reggino, ad opera di Marco Di Loreto, che devia il pallone nella porta difesa da Sereni sul cross dalla sinistra di Barillà. Nella ripresa ci provano entrambe le squadre, ma il pari persiste.

Siena - Cagliari 2-0 Download Video Gol: 10′ Calaiò, 90′ Ghezzal

Lecce - Chievo 2-0 Download Video Gol: 47′ Caserta, 83′ Castillo

CLASSIFICA
Atalanta e Lazio 6, Inter, Juventus, Napoli e Torino 4, Bologna, Catania, Chievo Verona, Genoa, Lecce, Palermo, Siena e Udinese 3, Fiorentina, Reggina, Roma e Sampdoria 1, Cagliari e Milan 0.

MARCATORI
3 gol: Zarate (Lazio).
2 gol: Di Natale (Udinese), Hamsik (Napoli), Miccoli (Palermo), Pandev (Lazio).

Scritto da Antonio Giusto

Fonte: RecontraGolazo

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venerdì 5 settembre 2008

Antonio Di Natale

«Antonio è così, anticonformista e non ama fare ciò che fanno tutti i suoi colleghi calciatori». Parole di Ilenia Betti, sua moglie (conosciuta 19enne ai tempi della primavera dell’Empoli, sposata il 15 giugno 2002 e da cui ha avuto due figli, Filippo e Diletta). Parole che calzano a pennello a Totò Di Natale ed ai suoi gol, come quello realizzato al Palermo sabato scorso al 34’: un calciatore conformista, dopo quel magnifico aggancio, avrebbe superato il portiere con un tocco preciso e di sicura riuscita, lui no, lui ha visto Amelia con la coda dell’occhio e nella frazione di secondo avuta per scegliere il da farsi ha deciso di provare un pallonetto, puntualmente depositatosi in fondo al sacco per la gioia sua e dei tredicimila spettatori presenti al Friuli. Gol così li può fare solo chi «a livello tecnico è uno dei primi 5 giocatori al mondo» (parole di Morgan De Sanctis, suo ex compagno all’Udinese, ora al Galatasaray), una tecnica affinata nei vicoli del quartiere Partenope di Pomigliano d’Arco, vicoli in cui sognava di imitare il suo idolo Diego Maradona ed in cui lo cercava mamma Giovanna (scomparsa un anno fa dopo una lunga malattia) quando era pronto in tavola, le stesse viuzze in cui lo scopre Lorenzo D’Amato scopritore, tra gli altri, di Montella, Caccia e Lodi. Il talent scout decide immediatamente di portarlo al Castel Cisterna per fargli indossare la maglia del San Nicola. Maglia che indossa fino ai 13 anni, quando D’Amato insiste perché l’Empoli, che sta facendo i provini per i bambini nati nel 1980-81, faccia provare anche quel ragazzo che ha tre anni in più, ma anche un talento superiore alla media.
«Lo prendemmo subito. A zero lire», dichiara orgogliosamente Maurizio Niccolini, responsabile del settore giovanile dell’Empoli. Totò (a casa però lo chiamano Tonino) si trova giovanissimo lontano dalla sua famiglia: il papà Salvatore, portantino del pronto soccorso che arrotonda facendo l’imbianchino, mamma Giovanna, i fratelli Paolo e Carmine e le sorelle Michela ed Anna, a cui si aggiungerà poi Angelo, un trovatello di 11 anni che Tonino chiama affettuosamente «Masaniello». «Aveva solo 13 anni e soffriva di violente crisi di nostalgia» continua Maurizio Piccolini. Una notte scappò da Empoli per tornarsene a casa. Per convincerlo a tornare in Toscana organizzammo una cena insieme al suo idolo Montella. E le parole di Vincenzo convinsero Di Natale a continuare questa avventura insieme a noi».
Resta ad Empoli, Totò, e si toglie tante belle soddisfazioni: nel 1996-97 ha addirittura modo di esordire in prima squadra nell’anno della promozione in Serie A, che lui si limita a guardare in Tv: viene mandato a farsi le ossa in C tra Iperzola (C2, stagione 1997-98, 33 presenze e 6 gol), Varese (C1 1998-99, quattro presenze prima di tornare in C2 al Viareggio), ed è proprio al Viareggio che esplode: 12 gol in 25 partite convincono l’Empoli a riportarlo a casa e a dargli un posto da titolare. Dopo tre stagioni in B, nel 2001-02 arriva il quarto posto (frutto anche dei suoi 16 centri in 38 partite) che significano Serie A. Di Natale promette la salvezza dell’Empoli con 10 suoi gol, ma farà addirittura meglio: salva i toscani con 13 gol in 27 partite, con l’exploit della tripletta alla Reggina nel 4-2 del 17 novembre che gli vale la convocazione in Nazionale per l’amichevole di tre giorni dopo contro la Turchia. Trapattoni gli consegna la prediletta maglia numero 10 e spende belle parole per lui: «Com’è bravo Di Natale». La stagione successiva, quella del 2003-04, non è altrettanto fortunata: lui segna appena 5 gol, l’Empoli arriva penultimo e torna in B mentre Trapattoni, dopo averlo illuso convocandolo per un’amichevole pre-Europeo contro la Repubblica Ceca (in cui segna la prima rete in Nazionale, di testa, dopo una bella azione con Carlo Nervo) lo esclude dai 23 per l’Europeo portoghese.
La scelta di cambiare squadra per rilanciarsi è ovvia, e Di Natale accetta le avances dell’Udinese, che lo veste di bianconero. Al Friuli lo attendono Iaquinta e Di Michele, con cui forma un formidabile trio d’attacco in grado di segnare 35 reti, decisive per l’accesso dell’Udinese ai preliminari di Champions League, superati brillantemente. Nella fase a gironi però il Barcellona (che poi vincerà la Champions League) ed il Werder Brema fanno meglio, e così l’Udinese è costretta alla Coppa Uefa. Di Natale fa bene in entrambe le competizioni, segnando tre gol al Werder Brema in Champions League e firmando una rete anche al Lens in Coppa Uefa. Nel 2005-06 Di Natale segna anche in campionato (8 reti) e in Coppa Italia (3 gol in altrettante partite, ed Udinese che raggiunge addirittura le semifinali, in cui viene eliminata dall’Inter), diventando così il primo – e unico – calciatore italiano ad aver segnato in campionato, Champions League, Coppa Uefa e Coppa Italia nella stessa stagione. Neppure questo primato convince Lippi a portarlo in Nazionale, costringendo Di Natale a guardare in televisione il successo degli azzurri al Mondiale di Germania.
A differenza di Lippi, Donadoni ne fa un punto fermo della propria Nazionale sin dalla prima partita, quella persa (2-0) contro la Croazia il 16 agosto 2006. Questa fiducia viene ricambiata alla grande da Totò, che dopo due gol in amichevole a Turchia ed Ungheria segna finalmente in una gara ufficiale con la maglia azzurra, quella contro l’Ucraina del 12 settembre 2007, in cui regala l’ultima gioia (e fa un regalo anche a se stesso: un duetto con Gigi D’Alessio, il suo cantante preferito, in diretta a Radio Marte) a mamma Giovanna, ricoverata al San Giovanni Bosco di Napoli, dichiarando: «Questi gol sono per mia mamma che sta in ospedale». La signora Giovanna si spegne poche settimane dopo, il 4 ottobre, e per Totò l’obiettivo è solo uno: «Una vittoria e un gol da dedicare a mamma». Di gol all’adorata mamma ne dedica ben 17, quelli a segno nel campionato 2007-08, ma la vittoria non arriva: ad Euro 2008 l’Italia esce ai rigori contro la Spagna, e uno degli errori dagli undici metri (l’altro lo commetterà De Rossi) è suo. Dopo la delusione continentale, non mancano le pretendenti al suo cartellino, ma lui resta in Friuli, perché «Udine rappresenta la mia casa», rinnovando il contratto fino al 2013. In merito a questa decisione il patron Pozzo dichiara: «Aveva offerte importanti in Italia da Roma, Napoli e Fiorentina e all’estero (Wolfsburg), ma ha deciso di restare. È stata una scelta sua». Una scelta da anticonformista, una scelta alla Di Natale.
Antonio Giusto

L’IDENTIKIT
Nome: Antonio
Cognome: Di Natale
Ruolo: attaccante esterno sinistro
Nato il: 13 ottobre 1977
Nato a: Napoli
Statura e peso: 1,70 x 70 kg
Club: Udinese (2013)
Giovanili: U.S. San Nicola, Empoli
Club precedenti: Empoli (1996-97), Iperzola (1997-98), Varese (1998-99), Viareggio (ottobre 1998), Empoli (1999-2004)
Palmarès: /
Agente: Bruno Carpeggiani
Numero di maglia: 10 (in onore di Maradona)
Esordio in Serie A: 14-9-2002, Como - Empoli 0-2
Primo gol in Serie A: 14-9-2002, Como - Empoli 0-2
Esordio in Nazionale: 20-11-2002, Italia - Turchia 1-1
Primo gol in Nazionale: 18-02-2004, Italia - Repubblica Ceca 2-2
Famiglia di origine: papà Salvatore, mamma Giovanna, i fratelli Paolo e Carmine e le sorelle Michela e Anna
Stato civile: sposato (il 15-6-2002) con Ilenia, due figli, Filippo e Diletta
Cantante preferito: Gigi D’Alessio

lunedì 1 settembre 2008

Futuro da indovino?

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12 marzo 2008: Inter, arriva Mourinho?

20 marzo 2007: quarto commento

Mourinho è all’Inter, Quaresma lo ha seguito. Adesso basta che gli «entri nella testa» ed io posso procedere all’acquisto di un turbante per poter andare in giro per le fiere paesane millantando di avere poteri soprannaturali.